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Covid 19

De Luca dichiara zona rossa tutto il campo rom di Scampia: è focolaio Covid-19

Il campo rom di Scampia, periferia Nord di Napoli, è stato indicato come “zona rossa” causa forte incremento dei contagi Covid dei residenti. Nei scorsi giorni lo screening epidemiologico all’interno del campo aveva riscontrato 29 positivi su 65 tamponi fatti, tra il 25 e il 30 novembre, con un tasso di positività del 44,61%, molto più alto di quello regionale.
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Il campo rom di Scampia, periferia Nord di Napoli, è stato indicato come "zona rossa" causa forte incremento dei contagi Covid dei residenti. Lo ha deciso con l'Ordinanza n.94 di oggi, 3 dicembre, il presidente Vincenzo De Luca. Nell'atto ulteriori misure di prevenzione e contenimento del contagio da Covid19. L'ordinanza prevede l'attuazione di una "zona rossa" relativa al campo rom situato lungo la Circumvallazione esterna di Scampia. «Prosegue il lavoro di contrasto alla diffusione del contagio. Si invitano le autorità preposte e quindi le forze dell'ordine a garantire il rispetto dell'ordinanza, e nel caso del campo rom, anche l'isolamento sia diurno che notturno»  si legge nella nota.

Nei scorsi giorni lo screening epidemiologico all'interno del campo aveva riscontrato 29 positivi su 65 tamponi fatti, tra il 25 e il 30 novembre, con un tasso di positività del 44,61%, molto più alto di quello regionale. A seguito di questi dati, l’Asl Napoli 1 Centro ha avviato in queste ore uno screening con test Covid19 di massa sulla popolazione del campo.

Cosa prevede l'ordinanza zona rossa nel campo rom di Scampia? Fino al 13 dicembre 2020, salvi ulteriori provvedimenti i residenti devono restare all'interno del campo in isolamento domiciliare, con divieto di allontanamento dalle proprie abitazioni, fatte salve esigenze sanitarie o connesse all’acquisizione di generi di prima necessità. Previsto il divieto di transito in ingresso e in uscita dal Campo Rom.

I residenti dovranno sottoporsi a tutti i controlli sanitari disposti dalla ASL competente. L'ordinanza regionale dispone che «il Comune di Napoli, d’intesa con l’Unità di Crisi regionale e con il supporto della Protezione civile e del volontariato» assicuri ogni forma di assistenza ai cittadini di cui all’art.1, anche attraverso la somministrazione di derrate alimentari e generi di prima necessità per tutta la durata di efficacia del presente provvedimento. Saranno effettuati varchi d'ingresso con controlli di forze dell'ordine, Esercito e dalla Polizia Municipale.  L'Asl Napoli 1 Centro assicurerà una postazione fissa per attività di ambulatorio di assistenza medica di base in favore dei cittadini.

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