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De Luca da Fazio: “In piazza a Napoli pezzi di camorra, di antagonisti, di fascisti e pezzi di…”

“Venerdì notte a Napoli c’erano tre protagonisti: pezzi di camorra, pezzi di antagonisti, pezzi di neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di qualcos’altro”. Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, nel corso della trasmissione ‘Che tempo che fa’ condotta da Fabio Fazio.
A cura di Enrico Tata
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"C'è un malessere sociale profondo che merita rispetto e comprensione, ma soprattutto merita risposte socioeconomiche concrete e rapide. Serve un piano di aiuto socio-economico a livello nazionale. Non perdiamo tempo. Servono dieci-venti miliardi". Così il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, in un'intervista rilasciata a Fabio Fazio nel corso della trasmissione di Rai Tre, ‘Che tempo che fa'.

De Luca: "Venerdì notte in piazza pezzi di camorra, di fascisti e di…"

In merito alla guerriglia scatenata nella notte di venerdì a Napoli, ha dichiarato: "In piazza c'erano tre protagonisti: pezzi di camorra, pezzi di antagonisti, pezzi di neofascisti e potremmo aggiungere anche pezzi di qualcos'altro. Sapevamo che sarebbe scattata quella sceneggiata. Si erano dati appuntamento sui social con una parola d'ordine: ‘Scassamm tutt'".

Scuola: "Piaccia o non piaccia è uno dei grandi vettori di contagio"

"Sulla scuola continuiamo a balbettare. Il mondo della scuola, piaccia o meno, è uno dei vettori più grandi di trasmissione del virus nelle famiglie", ha detto ancora De Luca. "Avevamo due scelte: o chiudere tutto per un mese e far raffreddare, contenere l'epidemia, oppure prendere ancora misure intermedie. Il governo ha scelto la seconda strada. Questa seconda strada presenta alcuni punti di criticità, l'apertura dei bar e dei ristoranti, il comparto dello spettacolo, del teatro, del cinema, degli operatori culturali, delle palestre che sono in grande sofferenza".

Con la nuova ordinanza firmata in serata il presidente De Luca ha imposto regole più stringenti rispetto al dpcm firmato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, soprattutto sulla scuola: a livello nazionale resteranno aperte, con didattica in presenza, le scuole elementari e le medie. In Campania, invece, sarà attivata la didattica a distanza anche per gli alunni di queste scuole.

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