De Luca contro tutti: ultime sparate prima dell’addio alla Regione e il ritorno a Salerno da candidato sindaco

Fra poco meno di dieci giorni Vincenzo De Luca «scenderà da cavallo» come si usa dire per coloro che sono in sella al potere esecutivo locale ai massimi livelli, ovvero alla presidenza della Regione Campania. E negli ultimi giorni ‘o sceriffo, carica a testa bassa contro tutto e tutti. Non otterrà risposte perché, come raccontano a Fanpage personalità del Pd oggi impegnate nelle Regionali in Campania «ormai si cambia pagina». Intanto De Luca, come ogni venerdì, fa la sua diretta social – questa è la penultima prima dell'apertura dei seggi il 23 novembre – e ne ha per tutti.
Il primo è ovviamente Roberto Fico, il candidato a succedergli in Regione Campania che lui non ha mai accettato né digerito, che ha incontrato una sola volta faccia a faccia e con cui non ha finora destinato una sola parola di apprezzamento. «Non ho mai visto una campagna elettorale più triste, demotivata demotivante di questa», dice «Noi lavoriamo fino all'ultimo respiro e fino all'ultimo minuto del mio mandato». Ovvero: Fico troverà tutte decisioni già prese, dalla sanità ai trasporti, dall'uso dei fondi Fesr alla programmazione sul fronte cultura, fino alle nomine nella sanità: direzioni ospedaliere, aziende sanitarie locali, eccetera.
Poi la stilettata a chi sta già tracciando un bilancio della sua amministrazione dipingendolo sostanzialmente come un politico incapace di trattare con gli alleati e di trovare punti di incontro e dialogo: «Non ho fatto clientele e non ho clienti alle mie spalle, non ho cercato di opprimere e ricattare nessuno. Ho lavorato per decenni nella pubblica amministrazione e non mi sono lasciato alle spalle clienti ma solo uomini e donne libere».
Arriviamo al capitolo Gaetano Manfredi. Tra il sindaco di Napoli e De Luca i rapporti si sono deteriorati da tempo e da mesi i due non si parlano più. Lo scontro è oggi acuito dalla competizione elettorale: la lista "Casa Riformista" che fa riferimento anche al primo cittadino napoletano è in diretta contrapposizione con "A testa alta", ovvero la lista dei fedelissimi deluchiani: se la giocano all'ultimo voto. «Il sindaco di Napoli – attacca De Luca – che passa il tempo a girare per la Regione anziché di fare il sindaco. Va a parlare di aree interne quando la Regione è stata derubata dei fondi a favore di Bagnoli. Ci vuole una faccia di bronzo». Manfredi in questi giorni è a Bologna, da presidente dell'Anci, alla 42sima assemblea. Non replicherà a De Luca come non lo ha fatto in questi mesi.
Ma «‘o sceriffo» è lanciatissimo. Se non può conquistare in avanzata protegge la ritirata. E nelle frasi della sua penultima diretta video prima di mollare lo scettro regionale è chiaro il suo futuro: «Credo che si arrivato il momento di riprendere in mano Salerno e avviare programmi di riqualificazione». Non c'è ancora la fascia tricolore da sindaco per la quinta volta (le elezioni comunali a Salerno sono nel 2027), ma poco ci manca.