De Luca contro il Governo sui vaccini Covid: “Poche dosi destinate alla Campania”
I vaccini anti-Covid-19 destinati alla Campania sarebbero pochi: in questa prima fase della campagna vaccinale, che prevede l'arrivo di oltre 1,8 milioni di dosi, non si sarebbe tenuto conto della popolazione delle singole regioni e la distribuzione delle quote sarebbe quindi squilibrata. Lo sottolinea con una nota la Regione Campania, nella quale si legge che "nel corso della riunione delle Regioni con i ministri Boccia e Speranza ed il commissario Arcuri, la Regione Campania oggi ha espresso netta contrarietà ad un Piano di attribuzione dei vaccini per la prima fase, non commisurato a criteri oggettivi di fabbisogno".
"La Campania – si legge ancora – ha proposto che in fase di prima ripartizione del vaccini si tenesse conto della popolazione delle singole Regioni. Tale proposta non è stata accolta, e si sta procedendo con un Piano che prevede evidenti ed immotivati squilibri fra le quote destinate alle diverse Regioni. La Campania ribadisce con forza il dissenso su questo modo di procedere ed insisterà nella richiesta di commisurare il piano di attribuzione dei vaccini a criteri oggettivi, che evitino qualsiasi disparità di trattamento e deprecabili competizioni territoriali".
In Italia la campagna vaccinale inizierà con 1.833.975 di dosi del vaccino della Pfizer. Secondo la suddivisione su base regionale diffusa dal commissario straordinario Domenico Arcuri, la regione che riceverà il quantitativo più consistente è la Lombardia (304.955), seguita da Emilia Romagna (183.138), Lazio (179.818), Piemonte (170.995) e Veneto (164.278); in questa prima fase alla Campania spetteranno 135.890 dosi. La data della prima consegna non è stata ancora stabilita, la Campania prevede di avviare la campagna vaccinale dalla metà di gennaio.
La prima fase della campagna è riservata agli operatori sanitari, ma il timore della Campania è che anche per le successive, quando invece sarà destinata alla popolazione, si possa adottare un criterio che non tenga conto della popolazione; in questa prima distribuzione, infatti, Emilia Romagna e Piemonte, che hanno un milione e mezzo di abitanti in meno della Campania, riceveranno rispettivamente 45mila e 35mila dosi in più.