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De Luca a “Che tempo che fa”: “Se festeggiamo il Natale avremo altri 10mila morti Covid”

Festeggiare il Natale come negli anni scorsi sarebbe come “aprire le porte delle Terapie Intensive a gennaio e quelle dei cimiteri per altri 10mila decessi Covid”. Lo ha detto Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, durante l’intervento a “Che tempo che fa”. Queste settimane, ha ribadito il Governatore, sono le più delicate anche perché a gennaio riapriranno le scuole e ci sarà il picco di influenza stagionale.
A cura di Nico Falco
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Festeggiare il Natale così come è sempre stato fatto, senza tenere conto delle norme anti contagio e della pandemia in corso, potrebbe portare a una situazione catastrofica, a una nuova ondata di contagi. Sarebbe come "aprire le porte per altri 10mila decessi per Covid". Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nel corso dell'intervento a "Che tempo che fa", sui Rai 3, condotto da Fabio Fazio. "Dobbiamo parlare coi nostri concittadini un linguaggio di verità – ha spiegato – per tutti noi non vivere il Natale come sempre è una grande sofferenza, ma se vogliamo godere il calore di Natale quest'anno apriremo le porte delle terapie intensive a metà gennaio e le porte dei cimiteri per altri 10mila decessi Covid".

Il presidente della Campania si è soffermato sulle misure anti contagio, ribadendo quanto già detto nei giorni scorsi. "Se non abbiamo rigore in queste due settimane decisive, avremo una terza ondata ancora più virulenta di quella che abbiamo conosciuto, per due ragioni – ha aggiunto – perché apriamo le scuole e perché tra fine dicembre e inizio gennaio avremo il picco dell'influenza stagionale. Se ci troviamo con il picco dell'influenza, le scuole aperte e il contagio che riprende noi avremo una situazione davvero estremamente pesante".

Pericolo picco di contagi a Natale e Capodanno

Per De Luca è da bocciar e l'ipotesi del Governo di apertura "tra i piccoli Comuni": significherebbe infatti consentire la mobilità per "il 70% dei comuni, ovvero 10 milioni di abitanti". "Il Governo ha fatto in passato scelte che non ho condiviso – ha continuato – interventi a macchia di leopardo. In parte è stato frenato il contagio ma il risultato finale è stato l'estensione del contagio a tutta Italia. Abbiamo usato un algoritmo per i colori, poi abbiamo scoperto che ci sono regioni importanti del nord che sono in zona gialla (il riferimento è alla Lombardia, che però non cita, ndr) e hanno situazione drammatica per contagiosità e terapie intensive: significa che questo algoritmo non ha funzionato e non funziona. Quel quadro (dice, riferendosi allo schema mostrato in trasmissione, ndr) è una marchetta: si scrive algoritmo, si pronuncia marchetta".

Nonostante tutti gli appelli, aggiunge De Luca, "avremo un 20% di irresponsabili che faranno un cenone da 30 persone, altra gente che farà veglione in ville e locali privati. La situazione sarà maledettamente complicata. Dobbiamo evitare di prendere decisioni di rilassamento. Se il Governo decide di lasciare libera la mobilità per i piccoli comuni significa che dovremo aprire una sezione di psichiatria democratica a Palazzo Chigi".

"In Campania tasso di mortalità Covid più basso d'Italia"

In Campania la Regione non consentirà di raggiungere le seconde case e non verrà consentita la circolazione tra piccoli comuni. Da questo weekend sono partiti i controlli in aeroporti e stazioni ferroviarie sui viaggiatori. "Ho il terrore che a ridosso di Natale ci sia l'assalto ai treni con migliaia di persone che portino il contagio da altre regioni – ha detto De Luca – noi in Campania dobbiamo avere più rigore di altre regioni per la situazione demografica complessa che c'è qui da noi".

Per quanto riguarda la situazione degli ospedali, il governatore, ringraziando "medici, infermieri, dirigenti e tecnici, che sono veramente allo stremo e che da febbraio stanno facendo un lavoro che sta salvando l'Italia", ha aggiunto che in Campania "abbiamo il tasso più basso d'Italia di mortalità Covid in relazione alla popolazione, il tasso del 22% di occupazione delle Terapie Intensive, un tasso basso di ricovero ospedaliero e non abbiamo ricoverato nessuno in palestre, chiese o sui materassi per terra. Abbiamo un sistema informatico con cui in 24 ore comunichiamo il risultato del tampone. Abbiamo completato la campagna vaccinale. Un osservatore esterno direbbe che siamo una regione d'eccellenza, noi non lo diciamo altrimenti ci mettono di nuovo in zona rossa".

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