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Dantedì, al Palazzo Reale di Napoli restaurati i quadri della Divina Commedia: il video

I quadri della Divina Commedia restaurati al Palazzo Reale di Napoli. In occasione del ‘Dantedì’, il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il Palazzo Reale di Napoli ha voluto celebrare il Sommo Poeta con un focus sulle tele raffiguranti Episodi della Divina Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso, eseguite nel 1863 dal pittore Tommaso De Vivo. Il direttore di Palazzo Reale Mario Epifani: “Sarebbe bello poterne fare una mostra presto”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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I quadri della Divina Commedia restaurati al Palazzo Reale di Napoli. In occasione del ‘Dantedì’, il settecentesimo anniversario della morte di Dante Alighieri, il Palazzo Reale di Napoli ha voluto celebrare il Sommo Poeta con un focus sulle tele raffiguranti Episodi della Divina Commedia, eseguite nel 1863 dal pittore Tommaso De Vivo (Orta di Atella 1790 – Napoli 1884). I tre dipinti raffigurano scene tratte dalle tre cantiche dell'Inferno, Purgatorio e Paradiso. Le tre opere sono state portate nel laboratorio di restauro di Palazzo Reale, 15 giorni fa, per alcuni interventi alle tele e alle cornici, che si concluderanno proprio in questa settimana. Alla fine del mese saranno trasferite a Forlì, dove saranno esposte nella mostra “Dante. La visione dell’arte”, in programma da aprile a luglio  nei Musei San Domenico. “Ci piacerebbe – commenta il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani – al termine della mostra a Forlì, poterle esporre tutte assieme nella Reggia di Napoli”.

Per il Dantedì, il Museo di Palazzo Reale, guidato dal direttore Mario Epifani, ha pubblicato un video, il 25 marzo, sui social e sul canale Youtube di Palazzo Reale, in cui si offre un approfondimento dell’episodio dell’Inferno che illustra l’incontro di Dante e Virgilio con i più grandi poeti dell’antichità nel IV canto, nell’opera  attualmente esposta nel percorso museale dell’Appartamento Storico del Palazzo Reale di Napoli. Le tre tele sono attualmente conservate in luoghi differenti. “Ci piacerebbe – spiega Epifani – al termine della mostra nella città romagnola, poter esporre le tre opere insieme, qui a Palazzo Reale, nel luogo originale per il quale furono realizzate al tempo dei Savoia, contando sulla riapertura del museo al pubblico. Un modo per celebrare l’anno Dantesco, ma anche per raccontare i luoghi prima delle trasformazioni e degli  spostamenti che negli anni sono stati realizzati. Un’idea che testimonia la collaborazione concreta con gli altri siti borbonici, in questo caso Biblioteca e Reggia di Caserta”.

La tela sull’Inferno, conservata a Palazzo Reale a Napoli, riprende scene del canto IV. Quella sul Purgatorio, conservata alla Biblioteca Nazionale di Napoli, è ispirata al canto XXIX, mentre la tela sul Paradiso, custodita alla Reggia di Caserta, richiama i canti XXIV-XXV-XXVI-XXVII della terza cantica, con la rappresentazione della Gloria e gaudio dei Beati. I quadri sono stati tutti realizzati all’indomani dell’Unità d’Italia di cui, proprio quest’anno ricorre il 160esimo anniversario, festeggiato il 17 marzo anche nel ricordo della figura di Dante, simbolo del Paese e della lingua italiana.  I dipinti erano originariamente destinati ad adornare ambienti dell’“Appartamento d’uso di Sua Maestà” al secondo piano della Reggia borbonica di piazza del Plebiscito a Napoli, per celebrare l’allora seicentesimo anniversario della nascita del Ghibellin fuggiasco. I restauri delle opere si sono concentrati sulle bellissime cornici, bisognose di qualche piccolo intervento di integrazione.

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