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Covid 19

Dal 28 dicembre la Campania è zona arancione Covid: cosa cambia

Lunedì 28 dicembre, come previsto dal Decreto Natale in tutta Italia, scatta anche in Campania la zona arancione per fronteggiare l’epidemia di Coronavirus: resterà in vigore fino al 30 dicembre, per poi fare spazio nuovamente alla zona rossa. Dagli spostamenti ai negozi che saranno aperti, ecco cosa cambia in Campania da domani.
A cura di Valerio Papadia
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A partire da lunedì 28 dicembre, come previsto dal cosiddetto Decreto Natale varato dal Governo per cercare di contenere la pandemia di Coronavirus in tutta Italia e far sì che i contagi non aumentino durante queste festività natalizie, anche la Campania sarà zona arancione: il provvedimento sarà in vigore, su tutto il territorio nazionale, fino al 30 dicembre, per poi fare spazio, fino al 6 gennaio (con l'eccezione del 4 gennaio) nuovamente alla zona rossa. Con l'istituzione della zona arancione, in Campania cambiano nuovamente le regole da osservare: dagli spostamenti ai negozi che resteranno aperti, ecco dunque cosa cambia a partire dal 28 dicembre e fino al giorno 30.

Zona arancione in Campania, le regole da rispettare

La zona arancione, come abbiamo già imparato a conoscere, implica misure meno restrittive di quelle della zona rossa, anche se le limitazioni sono ferree, pensate appositamente, come detto, per limitare la diffusione del virus. In Campania, a partire dal 28 dicembre e fino al 30 – e il 4 gennaio – la zona arancione introduce misure meno restrittive innanzitutto per quanto riguarda gli spostamenti: ci si potrà muovere liberamente all'interno del proprio Comune di residenza, senza bisogno dell'autocertificazione. Dichiarare il motivo dello spostamento, con l'autocertificazione, diventa invece necessario in caso di spostamento al di fuori del proprio Comune, che va comunque sempre motivato dalla comprovata esigenza (lavoro, salute). Deroga per chi abita nei Comuni al di sotto dei 5mila abitanti, che potranno spostarsi in altri Comuni, fatta eccezione per i capoluoghi, nel raggio di 30 chilometri.

In zona arancione riaprono anche i negozi di vendita al dettaglio, anche quelli che non vendono generi considerati strettamente di prima necessità. Restano però chiusi bar e ristoranti, ai quali è consentita ancora soltanto la vendita di generi alimentari da asporto fino alle 22 – orario nel quale entra in vigore il coprifuoco – e la consegna a domicilio.

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