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Curre curre Gaetà: la canzone dei 99 Posse per Gaetano, il 21enne che ha perso le gambe

L’iniziativa de La Radiazza di Gianni Simioli per Gaetano Barbuto Ferraiuolo, il 21enne che ha perso le gambe dopo essere stato aggredito a Sant’Antimo. I 99 Posse gli dedicano la loro canzone più nota cantando: “Curre curre Gaetà”, domani in onda su Radio Marte. Presto, il 21enne sarà a Bologna per l’innesto delle protesi.
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Curre curre guagliò diventa Curre curre Gaetà. La popolare canzone dei 99 Posse cambia pelle per sostenere Gaetano Barbuto, il ragazzo di Sant'Antimo che ha perso le gambe dopo una sparatoria. L'iniziativa è nata grazie a La Radiazza di Gianni Simioli, il programma in onda su Radio Marte. "Ho voluto coinvolgere i 99 Posse perché Gaetano ha bisogno di essere incoraggiato" ha dichiarato il conduttore a Fanpage.it, "la sua storia la stiamo seguendo dalle prime ore insieme a Francesco Emilio Borrelli con cui chiediamo ancora che chi sappia qualcosa, parli". Gaetano Barbuto sarà presto a Bologna per sperimentare delle protesi: "Non significherà tornare alla vita, ma almeno proverà ad essere di nuovo indipendente. Gaetano ha poco più di vent'anni e non va lasciato solo". La canzone Curre curre Gaetà sarà presentata nella puntata di domani de La Radiazza.

I tragici fatti del 20 settembre

Il 20 settembre 2020, Gaetano Barbuto è stato gravemente ferito mentre era in macchina. Affiancato da una macchina con a bordo alcuni giovani, Gaetano è stato prima picchiato e dopo gli sono stati esplosi contro sette colpi di arma da fuoco, sei dei quali sono andati a segno. Per salvargli la vita, i medici hanno dovuto amputargli le gambe. Il 9 ottobre sono stati fermati tre ragazzi, gravemente indiziati di tentato omicidio e porto illegale di arma comune da sparo: Antonio Sgamato, 26 anni, e Antimo Belardo, 28 anni, entrambi di Sant'Antimo, e Raffaele Chiacchio, 19 anni, di Grumo Nevano. Successivamente, il 1 novembre, il Tribunale del Riesame ha rimesso in libertà i tre giovani, annullando il decreto di fermo. Gaetano Barbuto aveva già dichiarato a La Radiazza: "Nonostante i tre presunti aggressori, da me identificati, siano stati scagionati e liberati, io ho molta fiducia nella giustizia e nei magistrati. La verità verrà a galla".

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