Crollo al cimitero di Poggioreale, su TikTok il video dei cadaveri. L’ira dei parenti: “Sciacalli”

“Sciacalli al cimitero di Poggioreale nell’area del crollo, ripresi con in video e pubblicati sui social i resti mortali dei defunti che si vedono tra le macerie”. A denunciarlo sono i parenti dei morti che erano custoditi nei loculi e nelle nicchie crollate delle congreghe di San Gioacchino e dei Dottori Bianchi il 5 gennaio scorso. Il video, apparso la settimana scorsa su TikTok, è diventato subito virale anche sulle chat e sui gruppi di altri social. All’interno scene macabre e raccapriccianti, con i cadaveri ancora esposti alla luce del sole che spuntano tra le macerie, in alcuni casi gravemente danneggiati.
Video raccapricciante su TikTok
Il video ripreso con un telefonino all’interno dell'area sottoposta a sequestro, girato a quanto sembra con lo scopo di dimostrare lo stato in cui verserebbero ancora i corpi a distanza di tanti giorni dal crollo, ha suscitato però le rimostranze dei parenti dei defunti che ne hanno chiesto l’immediata rimozione dai social perché ritenuto offensivo della memoria dei defunti.
Il Comune di Napoli aveva spiegato negli scorsi giorni che non era stato possibile stendere un telo sui corpi dei defunti, come inizialmente ipotizzato, perché la Procura, con l’ausilio del Racis, la sezione scientifica dei carabinieri, e dei periti, è ancora impegnata nelle indagini per l’identificazione dei corpi, in modo da poterli poi restituire alle famiglie e dare degna sepoltura. Intanto, la polizia ha fatto rimuovere i filmati dai social, ma c’è il timore che il video possa continuare a circolare.
Ieri, al Duomo di Napoli, si è tenuta la cerimonia di commemorazione dei defunti celebrata dall’arcivescovo don Mimmo Battaglia. “Si ha il dovere di seppellire degnamente quei resti – ha detto il metropolita – perché sono storie di sacrifici. Si ha il dovere di dare risposte, chiedendo giustizia e pietà per chi non abbiamo saputo proteggere nel sonno della morte. Non sono solo ossa senza nomi ma quei resti rimandano a storie, a volti. Raccontano le vicende di famiglie che si ritrovano dinanzi ai loculi per far memoria della propria storia, delle proprie vicende di vita”. Per le famiglie, ha concluso don Battaglia, “una doppia perdita: la morte e lo scempio dei resti mortali”.
Ance il sindaco Gaetano Manfredi ha voluto prendere parte alla messa in suffragio dei defunti: “Ho sollecitato la Procura e mi auguro che i tempi siano i più limitati possibili. C’è un problema complessivo importante e dunque per questioni di sicurezza la Procura ha sequestrato tutto il cimitero monumentale affinché i periti abbiano modo di poter fare una valutazione attenta e serena delle condizioni di sicurezza e provvedere agli interventi per ripristinare un accesso tranquillo al cimitero. Si sta lavorando in maniera molto intensa”.