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Covid 19

Covid, zona “arancione” a Teano: negozi chiusi per due giorni e divieto di allontanamento

Mini quarantena di 48 ore per la frazione San Marco di Teano: c’è apprensione dopo la positività del parroco. Tamponi per i contatti con divieto di allontanamento. Negozi chiusi per due giorni così come le scuole in attesa dell’esito dei tamponi. Divieto d’ingresso in città senza dispositivi di protezione individuale.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Non un lockdown, ma una sorta di mini quarantena quella in cui si ritrova San Marco, frazione di Teano (in provincia di Caserta). Negozi chiusi oggi e domani, divieto di allontanamento per chi è stato già contattato dall'Unità Operativa Prevenzione Collettiva per essere sottoposti a tampone. Ma anche divieto di accesso nel territorio comunale a chi non ha dispositivi di protezione individuale e chiusura delle scuole fino all'esito dei tamponi.

La decisione è stata presa dal sindaco Alfredo D'Andrea, dopo che la situazione nella frazione di Teano è diventata "incandescente". I casi sono ancora sotto controllo, ma a spaventare è la positività di un sacerdote della parrocchia locale, comunicata ieri dalla Diocesi di Teano-Calvi. L'Asl di Caserta si è subito attivata per rintracciare tutti i possibili contatti del sacerdote, mentre il sindaco D'Andrea ha optato per una mini chiusura di 48 ore, per poter svolgere tutti i tamponi in sicurezza ed evitare l'aggravarsi del contagio. Il comune di Teano conta al momento 10 positivi, con 12 già guariti ed un decesso. Ma la provincia di Caserta sembra particolarmente colpita in questi giorni: solo ieri 131 nuovi casi e 2 decessi nel Casertano, che dopo la provincia di Napoli è quella più colpita dalla seconda ondata di coronavirus. Qualche giorno fa a pagare il prezzo più alto fu Giovanni D'Alise, il vescovo di Caserta: risultato positivo il 30 settembre dopo qualche linea di febbre, era in buone condizione di salute. Poi, l'improvviso aggravarsi delle sue condizioni il 4 ottobre e, poche ore dopo, il decesso avvenuto per complicazioni polmonari. Una vicenda che ha sconvolto tutti i fedeli, ma anche i meno credenti, colpiti da come il coronavirus abbia ucciso una persona sì non più giovanissima (72 anni) ma in buone condizioni di salute sia prima sia dopo il contagio, per poi aggravarsi in poche ore.

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