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Covid, Ospedale del Mare ferma operazioni. Medici protestano: “Non spostiamo malati di tumore”

All’ospedale del mare per la riapertura della terapia intensiva nell’ospedale prefabbricato, chiudono le sale operatorie, ne funzionerà solo una per 12 ore al giorno. La direzione chiede ai direttore di trasferire i pazienti oncologici da operare. Rivolta dei medici : “Non siamo burocrati”.
A cura di Antonio Musella
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La coperta è sempre troppo corta e così l'Ospedale del Mare finisce per l'ennesima volta nel caos, ed a farne le spese sono i pazienti napoletani e campani che si rivolgono alla struttura. Su disposizione del direttore sanitario dell'Ospedale tutto il personale è stato concentrato nella riapertura dei posti letto di terapia intensiva all'interno dell'ospedale prefabbricato dedicato al Covid nel parcheggio dell'Ospedale del Mare. Davanti alla cronica carenza di personale che affligge la struttura ed affligge la ASL Napoli 1 dall'inizio della pandemia, riaprendo le terapie intensive dell'ospedale prefabbricato il personale non può che essere preso dagli altri servizi. E così a iniziare da oggi, come comunica con nota interna il dott. Ciro Fittipaldi responsabile della UOC Rianimazione e Anestesia, in tutto l'ospedale vengono sospese le operazioni programmate e viene garantita una sola sala operatoria per 12 ore al giorno per gli interventi oncologici non procrastinabili. Contestualmente, la nota invita i direttori dei reparti di chirurgia ad indicare ai pazienti oncologici di recarsi in altri ospedali non impegnati nell'emergenza Covid. Una disposizione che ha visto la protesta nero su bianco di numerosi medici.

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"Non trasferiamo i malati di tumore"

A questa disposizione entrata in vigore oggi, 6 gennaio 2022, è seguita una serie di mail di vibrante protesta da parte dei medici e dei responsabili dell'unità chirurgiche dell'Ospedale del Mare. Le mail, di cui Fanpage.it è entrata in possesso, fanno emergere la chiara indignazione dei responsabili del reparti davanti alle scelte della direzione sanitaria. Il primo a scrivere è il prof. Stefano Spiezia, direttore dell'unità di chirurgia endocrina dell'ospedale: "Questo è il nostro calendario di interventi di gennaio, si tratta di patologie neoplastiche non rimandabili, fateci sapere come intendete procedere con urgenza". Gli fa eco in un'altra mail, il dottor Marco Spadafora, direttore dell'unità di Medicina Nucleare: "Chiudere di fatto la medicina nucleare non fa che recare danno ai pazienti oncologici, senza beneficio alcuno nella gestione della disponibilità dei posti letto Covid". Il direttore sottolinea anche i costi degli esami specifici da fare internamente che rappresenterebbero un ulteriore problema da gestire. Ancora più dura è la mail del dott. Antonio Marano, direttore del reparto di Chirurgia Senologica: "Non credo che sia fattibile trasferire i pazienti oncologici a altri ospedali della Campania, sarebbe un oltraggio agli sforzi fatti per farli entrare e restare nella rete oncologica campana. Noi non faremo nessun trasferimento, demandandolo alla direzione sanitaria".

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"Siamo medici e non burocrati, non trasferiamo nessuno"

Alla lunga serie di mail non vi è stata alcuna risposta da parte della direzione sanitaria Giuseppe Vitiello, anzi, la lunga serie di proteste si conclude con una nuova mail del prof. Spiezia dai toni molto duri. "Pregiatissimo direttore sanitario – esordisce il primario nella mail – illuminaci su come indirizzare i pazienti. Io non intendo trasferire nessuno, il mio compito è operare non sono un burocrate!". La proposta di Spiezia è quella di mandare le equipe in altri ospedali della Asl Napoli 1 per operare i pazienti ed aggiunge: "i trasferimenti di pazienti in altri ospedali fuori dall'Asl Napoli 1 (quali non si sa, come se poi il Covid interessasse solo noi!) non ci spetta  e non lo faremo". La durissima mail si conclude con una battuta sarcastica: "Noi siamo al lavoro per la salute dei pazienti, vediamo gli altri". Il riferimento è al direttore generale dell'Asl Napoli 1 Ciro Verdoliva, che conclude tutte le sue mail e i suoi atti pubblici con la frase "Al lavoro per la vostra salute".

La replica del prof. Spiezia

Riportiamo la richiesta di rettifica inviata dal professor Stefano Spiezia alla nostra redazione. "A seguito della comunicazione della direzione dell'Ospedale del Mare ai Primari responsabili delle varie divisioni, avente ad oggetto la migliore gestione delle attività sanitarie in ragione della riduzione temporanea delle attività operatorie, seguiva uno scambio di mail riservate tra i sanitari interessati a seguito dell'incalzare dei ricoveri di pazienti colpiti da Covid. Nel contesto di tale utile dialettica di migliore gestione delle risorse sanitarie, veniva inviata una mail riservata da parte del prof. Spiezia alla direzione sanitaria in merito alla destinazione degli ammalati in attesa di interventi, inopinatamente acquisita dal giornale Fanpage.it. La divulgazione di tale mail è lesiva dell'immagine dell'Ospedale del Mare e della persona del prof. Spiezia. Anzitutto la sana dialettica interna alla struttura ospedaliera, per assicurare il servizio sanitario ottimale al cittadino, è artatamente riportata quale conflittualità tra i reparti e tra le persone agli stessi afferenti. Quanto specificatamente al prof. Spiezia, lo stesso non ha mai inteso parafrasare  o ledere l'immagine dell'ottimo direttore generale Ciro Verdoliva. Una gratuita e capziosa illazione dell'autore dell'articolo attribuisce malevolmente ad una affermazione lineare del prof. Spiezia "noi siamo al lavoro per la salute dei pazienti, vediamo gli altri" la natura di battuta sarcastica ripetitiva di una forma riferita al Direttore Generale dell'ASL Napoli 1, che non era nello scritto ne tantomeno nell'intenzione del prof. Spiezia".

Aggiornato il 11.01.22 alle 18:28

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