Covid, la Campania zona rosso scuro: il rapporto dell’ECDC

La Campania tra le regioni italiane di colore rosso scuro classificate dal Centro Europeo per il Controllo delle Malattie (ECDC, European Centre for Disease prevention and Control). La regione guidata da Vincenzo De Luca si aggiunge così a Lombardia, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Marche, ed il Trentino-Alto Adige. Il colore rosso scuro, spiega l'ECDC viene assegnato a quelle regioni nelle quali l'indice di casi positivi riscontrati in 14 giorni complessivi sia pari a 500 o più casi ogni 100mila abitanti.
Una stangata per la Campania: questo tuttavia non implica alcuna restrizione ulteriore, in quanto d'ECDC tiene aggiornata questa mappa a livello europeo (dove si nota, ad esempio, il colore rosso scuro applicato alle intere Cechia, Slovacchia, Ungheria, Estonia e Malta, nonché di diverse regioni di Polonia, Francia, Germania e Svezia) per aiutare il Consiglio Europeo dell'Unione ad arrivare ad una soluzione condivisa per limitare la mobilità intra-regionale durante la pandemia da Coronavirus. Ma inevitabilmente, il dato rischia ora di incidere anche sulle scelte del governo italiano: la Campania è già, dall'8 marzo, zona rossa dell'emergenza Covid in base ai dati elaborati dall'Istituto Superiore di Sanità il venerdì precedente.
Il rischio è che i dati che indicano il peggioramento della Campania, il cui indice RT è salito pericolosamente a quota 1.76 (molto al di sopra della soglia massima alla quale scatta la zona rossa, ovvero 1.25), con intervalli di confidenza compresi tra 1.65 e 1.87 e con una incidenza di malattia a sette giorni (e non a 14 come il dato europeo) di 285 casi ogni 100mila abitanti: molto al di sopra della media nazionale che si attesta intorno ai 207 per 100mila abitanti. E dunque il rischio di nuove misure restrittive in tutta la Campania si fa elevato.