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Covid 19

Covid, in Campania l’indice Rt cala da 1,5 a 1,05: “proiezione da scenario 2”

In Campania l’indice Rt è calato da 1,5 a 1,05, le proiezioni indicano uno scenario evolutivo 2 invece del precedente scenario 4. In diminuzione anche i focolai: dal precedente report ce ne sono 116 in meno. I dati contenuti nell’ordinanza regionale con cui è stata sancita la possibilità, a determinate condizioni, di riprendere le attività commerciali nei mercati.
A cura di Nico Falco
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Negli ultimi giorni i dati mostrano un lieve miglioramento della curva dei contagi in Campania, con una sensibile riduzione dell'indice Rt: in base alle ultime rilevazioni è dello 1,05, decisamente più basso dell'1,5 precedentemente registrato, e le proiezioni indicano uno Scenario evolutivo 2 (situazione di trasmissibilità sostenuta e diffusa ma gestibile dal sistema sanitario nel breve-medio periodo, con Rt tra 1 e 1,25) invece che il precedente Scenario 4 (situazione di trasmissibilità non controllata con criticità nella tenuta del sistema sanitario nel breve periodo, con Rt maggiore di 1,5). Diminuiti anche i focolai: rispetto al precedente report ce ne sono 116 in meno.

I dati sono riportati nell'ultima ordinanza della Regione Campania, la numero 11 del 25 marzo 2021, e sono relativi alla settimana tra il 15 marzo e il 21 marzo, aggiornati al 24 marzo. L'indice Rt è il parametro che mostra quante persone, in media, possono essere contagiate da un positivo; è sostanzialmente il "vecchio" R0 (R con zero), con la differenza che il primo si riferiva alle fasi iniziali dell'epidemia, quando l'intera popolazione è suscettibile, l'altro invece è relativo alla possibilità di diffusione dopo l'applicazione delle misure anti contagio (quindi norme anti assembramento, lockdown e simili).

Restano comunque elevati, rileva la Regione nell'ordinanza, i tassi di occupazione dei posti letto di Terapia Intensiva (29%) e dell'area medica, quindi della degenza ordinaria Covid (38%). I nuovi dati hanno portato alla decisione di allentare la stretta sullo svolgimento delle attività commerciali nelle aree mercatali, "prevedendone la possibilità – si legge nell'ordinanza – subordinatamente all'adozione da parte dei Comuni di piani di sicurezza finalizzati a regolare e controllare gli accessi e il deflusso alle aree mercatali attraverso percorsi separati, ad evitare assembramenti e ad assicurare il rispetto dei protocolli di sicurezza".

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