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Coronavirus, tamponi irregolari e non autorizzati in un laboratorio di Caserta

Scoperto un laboratorio diagnostico dove venivano effettuati tamponi non autorizzati e in maniera irregolare a Caserta: arrivano i carabinieri del Nas. Il responsabile della struttura è stato segnalato alla Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli Nord. A marzo una scoperta simile anche a Napoli, nel quartiere di Soccavo.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Tamponi per il coronavirus effettuati in maniera irregolare e al di fuori di qualunque richiesta da parte del Servizio Sanitario Nazionali: a finire nei guai è un laboratorio diagnostico di Caserta, dove sono arrivati i carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità che hanno anche segnalato il responsabile del centro diagnostico all'autorità giudiziaria della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli Nord: per lui, il reato ipotizzato è quello di inosservanza dei provvedimenti di un'autorità.

Nel corso delle indagini, i carabinieri del Nas di Caserta hanno svolto vari accertamenti investigativi, rilevando che presso il centro diagnostico casertano venissero eseguiti e processati tamponi naso-faringei per la ricerca degli acidi nucleici del coronavirus SARS-CoV-2 in maniera difforme da quanto previsto dalle normative regionali, nonché al di fuori di qualunque richiesta da parte del Servizio Sanitario territoriale competente. Vicende simili sono diventate piuttosto frequenti in tutta Italia, e anche in Campania. Lo scorso 26 marzo, in piena pandemia, i carabinieri del Nas di Napoli avevano scoperto che nei poliambulatori di un istituto diagnostico del quartiere di Soccavo venissero eseguiti tamponi per coronavirus in maniera irregolare: nello specifico, si erano scoperti locali utilizzati come deposito di materiali e spogliatoio, pur senza alcuna autorizzazione, ma anche carenze di natura igienico-sanitaria. In quella occasione, il titolare dell’istituto era stato diffidato dal Dipartimento di Prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro, mentre l'area non autorizzata era stata interdetta dall'utilizzo.

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