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Coronavirus Campania, proposta Confcommercio: “Orario continuato per salvare i negozi”

Vertice al Comune di Napoli con le associazioni dei commercianti per le ordinanze Covid. Pasquale Russo (Confcommercio): “Servono aiuti dallo Stato alle imprese. Orari continuati e chiusura alle 19 per i negozi”. Mercoledì manifestazione di protesta. Guarino (Confartigianato): “Meglio un lockdown adesso che a Natale”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Stiamo cercando di trovare una linea sugli orari di apertura e chiusura dei negozi che possano agevolare le attività commerciali in questa difficile fase in Campania per il Coronavirus. Tra le proposte c'è quella di fare l'orario continuato: non chiudere a ora pranzo, ma iniziare un po' più tardi e chiudere alle 18-19, perché abbiamo verificato negli ultimi 15 giorni che di sera i locali e le strade si svuotano”. A lanciare la proposta è Pasquale Russo, direttore di Confcommercio Campania, nel corso del tavolo di confronto sull'emergenza Covid con le attività produttive al Comune di Napoli, alla luce delle ultime ordinanze del governatore De Luca sul coprifuoco dalle ore 23 alle 5 del mattino e sugli orari di chiusura di bar e ristoranti. Tra i presenti, l'assessora alle Attività produttive Rosaria Galiero, Teresa Guarino (Confartigianato) e Riccardo Barone (Claai Campania). Stanno aumentando le manifestazioni spontanee di commercianti e lavoratori contro le restrizioni, come quella ad Arzano, di stanotte a Santa Lucia, a Pomigliano e nel salernitano.

Confcommercio, manifestazione a Napoli il 28 ottobre

“La Campania – spiega Pasquale Russo, Confcommercio Campania – è già in parziale lockdown da circa 3 settimane per le varie ordinanze del presidente De Luca. La crisi ha colpito soprattutto i settori del commercio, dei servizi e dei trasporti. Nessuno contesta i provvedimenti, ma le condizioni delle imprese sono peggiorate. Va evitato il caos delle ordinanze regionali che sono pubblicate e poi cambiate. Noi faremo una manifestazione nazionale mercoledì 28 ottobre in 20 città italiane, tra cui Napoli, per chiedere fondi a sostegno delle imprese. Faremo oggi una riunione con i rappresentanti di tutte le zone della città di Napoli per altre iniziative. Si punta il dito sulla movida e si chiudono i locali, ma gli assembramenti sono in strada e di competenza delle forze dell'ordine. La Campania si adegui con quanto previsto a livello nazionale”.

Confartigianato Napoli: “meglio lockdown ora che a Natale”

Per Teresa Guarino (Confartigianato Napoli), “se dobbiamo arrivare al lockdown, meglio averlo subito che a Natale. Basta con il balletto delle ordinanze che creano caos. Le imprese hanno bisogno di tempo per organizzarsi, non si possono cambiare le regole da un giorno all'altro. Anche ad Arzano si è intervenuti in modo disorganizzato”. “Bisogna aiutare l'artigianato e il mondo delle professioni come acconciatori ed estetisti – commenta Riccardo Barone (Claai Campania) – che non stanno subendo danni diretti, perché non sono coinvolti dagli orari del coprifuoco, ma che comunque subiscono l'economia che ristagna”.

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