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Coronavirus, ad Agropoli vietati falò in spiaggia a Ferragosto: multa di 500 euro

Il sindaco di Agropoli, perla del Cilento, nella provincia di Salerno, Adamo Coppola, ha vietato i falò sulle spiagge e i bivacchi per la serata di Ferragosto, così come era accaduto anche l’anno scorso. Alla decisione del primo cittadino, quest’anno, si aggiunge però l’obiettivo di evitare assembramenti, come previsto dalle norme anti-Covid.
A cura di Valerio Papadia
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Vietato accendere fuochi sulla spiaggia, i tradizionali falò, nella serata di Ferragosto: accade ad Agropoli, perla del Cilento, nella provincia di Salerno, dove il sindaco Adamo Coppola ha emanato un'apposita ordinanza per impedire bivacchi sulle spiagge della città in vista del Ferragosto. Già la scorsa estate, l'amministrazione comunale di Agropoli aveva preso la stessa decisione; quest'anno, però, si aggiunge anche l'obiettivo di evitare assembramenti, come prevedono le norme per evitare la diffusione del contagio da Coronavirus. Per i trasgressori, sono previsti fino a 500 euro di multa.

"Come avvenne lo scorso anno, anche questa estate, la notte di Ferragosto le nostre spiagge saranno off limits per gli incivili. Ho firmato una ordinanza che stabilisce il divieto di accendere fuochi, falò sugli arenili pubblici e fare bivacchi. Perché ci sono alcune cose alle quali proprio non riusciamo ad abituarci, tra tutte l'inciviltà e la mancanza di rispetto" ha scritto su Facebook il sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, nel comunicare alla cittadinanza la sua decisione.

"Ferragosto – afferma ancora Coppola – è uno degli appuntamenti più attesi nel mese di agosto, specie dai più giovani. Ma purtroppo viene vissuto nella maniera sbagliata, e ogni anno le nostre spiagge, con falò ovunque, venivano rese un immondezzaio. Il mattino dopo erano contraddistinte da legna ancora fumante, bottiglie e spazzatura lasciata ovunque. Abbiamo voluto dire basta a questa cattiva abitudine e lo scorso anno siamo arrivati anche a chiudere l'accesso alle spiagge agli incivili. È andata bene e quest'anno riproponiamo lo stesso dispositivo, perché ad alcune cose proprio non riusciamo ad abituarci, tra tutte l'inciviltà e la mancanza di rispetto".

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