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Come sarà l’America’s Cup Napoli 2027: piattaforme sulla colmata a Bagnoli, gare a Posillipo e Lungomare

A Napoli arrivano l’America’s Cup di Vela nel 2027 e la Louis Vuitton Cup nel 2026: come saranno i villaggi dei catamarani e i quartieri coinvolti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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La Coppa America di vela arriva a Napoli con la 38esima edizione che si terrà nel 2027 e la Louis Vuitton Cup nella primavera 2026. Per l'America's Cup saranno realizzate piattaforme nel mare di Bagnoli, a quanto apprende Fanpage.it da fonti istituzionali, mentre il Village sarà realizzato su quel che resterà della colmata dell'ex Italsider, l'acciaieria dismessa. Molti i quartieri coinvolti. Oltre all'area occidentale, attualmente oggetto del vasto progetto di riqualificazione del Sin di Bagnoli-Coroglio, anche Posillipo e il Lungomare di via Caracciolo a Chiaia saranno interessati dall'evento. Le regate si svolgeranno proprio qui, in uno dei luoghi più belli del mondo, nel Golfo di Napoli, tra il Castel dell'Ovo e l'isola di Nisida, passando per la “Pietra Salata”.

Sul Lungomare di via Caracciolo saranno realizzate delle tribune, per consentire agli spettatori di poter assistere alle sfide dei catamarani che solcheranno le onde, con lo sfondo di Capri. La parte strutturale sarà gestita a livello nazionale. Ma non è escluso che possano essere coinvolti anche altri quartieri, come Fuorigrotta, dove si è già candidata la Mostra d'Oltremare per ospitare alcuni eventi collaterali.

Louis Vuitton Cup a Napoli nella primavera 2026

L'America's Cup è uno degli eventi sportivi più importanti al mondo. Per la prima volta arriva in Italia e non a caso l'annuncio è stato dato questa mattina dalla Premier Giorgia Meloni. In passato Napoli ne ha ospitato le World Series, nel 2012-13, ossia le regate preliminari. L'edizione 2027 di Napoli sarà preceduta già l'anno prossimo, dalla Louis Vuitton Cup, i preliminari di vela, che si terranno sempre nel capoluogo partenopeo, a via Caracciolo, nella primavera del 2026. Gli equipaggi potranno così sperimentare il campo di regata in vista delle finali dell'anno successivo. Saranno, quindi, due anni di grande sport, considerando che Napoli nel 2026 sarà anche Capitale Europea dello Sport.

Perché l'America's Cup si fa in Campania

Per accaparrarsi l'America's Cup, Napoli ha dovuto battere la concorrenza di altre importanti città, come Atene, in Grecia, Cagliari e Genova, in Italia, ma anche gli arabi. Il Comune di Napoli e il sindaco Gaetano Manfredi in particolare, hanno lavorato alacremente in silenzio, negli ultimi 6 mesi, mantenendo il massimo riserbo sulla candidatura. È stato realizzato un dossier tecnico, con studi meteo-marini, per l'analisi dei venti e delle correnti, che ha convinto gli organizzatori. Il team New Zealand ha condotto diverse visite in incognito a Napoli in questo periodo, l'ultima appena un mese fa. I neozelandesi, in quanto vincitori dell'ultima edizione della Coppa America, avevano il diritto di scegliere la location dell'edizione successiva. La delegazione ha visitato il lungomare di via Caracciolo e Bagnoli e le sono stati illustrati anche i progetti di bonifica dell'area, per i quali si sta spingendo sull'acceleratore.

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“Bagnoli è stato un elemento essenziale per convincere il team di New Zealand – ha detto il ministro dello Sport, Andrea Abodi – e l'America's Cup sarà un elemento di accelerazione per un processo che è andato avanti troppo lentamente sottraendo all'Italia un'area che può essere produttiva e che sarà la vera eredità di questa sfida. Ma tutto l'insieme, Napoli con le sue bellezze e le sue attrazioni e infrastrutture che forse riusciremo a valorizzare ancor di più, ha fatto presa. E' stata apprezzata la città per come era organizzata – ha concluso Abodi – e per la sua voglia di cambiamento”.

Entusiasta anche il Ceo di Team New Zealand, Grant Dalton, nonostante debba andare "nella tana del leone", ovvero Luna Rossa: “Gli italiani sono il pubblico più appassionato e coinvolto della Coppa – scrivono dall'America's Cup – e Napoli è la sede perfetta. Patrimonio dell'Unesco. Il mondo guarderà all'Italia”.

Manfredi: “Battuti anche gli arabi”

Soddisfatto il sindaco Gaetano Manfredi: “Quando a un certo punto ho visto gli occhi dei neozelandesi davanti al nostro golfo e a Bagnoli, ho capito che ce la potevamo fare. Ma la certezza l'abbiamo avuta solo qualche giorno fa”.

Un'operazione, in realtà, iniziata nel 2024. Da 6 mesi il Comune “stava lavorando a questa ipotesi. Abbiamo lavorato a questo dossier molto corposo che riguarda aspetti tecnici e meteo marini piuttosto complessi. Ci sono state varie visite in incognito del team neozelandese a Napoli rispetto alle quali avevamo un obbligo di segretezza che abbiamo saputo mantenere. È stata una grande gioia e un motivo di orgoglio per Napoli. Abbiamo battuto concorrenti importanti come gli arabi. Adessoparte la sfida e dovremo essere all'altezza: dovremo ospitare i team, gli atleti, e milioni di spettatori, ma sarà anche una grandissima ricaduta economica per tutta l'area metropolitana che porterà lavoro e risorse economiche, investimenti e grandi opportunità”.

“Tutto merito del Sindaco – conferma l'assessore alle Opere Pubbliche, Edoardo Cosenza – Un lavoro rimasto riservatissimo per mesi. Adesso ci aspetta una parte realizzativa complessissima…Ma il lavoro non spaventa l'Amministrazione Manfredi”.

Abodi: “Riconoscimento straordinario”

L'arrivo della Coppa America è un grande risultato per l'Italia. L'evento, infatti, trascina con sé una immensa carovana di sponsor, tv e giornali da tutto il mondo. “Abbiamo ottenuto un riconoscimento straordinario – ha spiegato il ministro dello Sport Andrea Abodi – che è il frutto della collaborazione tra le istituzioni ma è anche l'affermazione di uno stile, il fatto di mettersi a disposizione per un bene comune che non si divide solo perché abbiamo idee differenti”.

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Ed ha concluso:

“La cosa che va rimarcata è che abbiamo lavorato per mesi in silenzio. Avevamo l'impegno di portare a casa un risultato che non era scontato, frutto di una selezione molto severa e anche di richieste importanti da parte di New Zealand che detiene i diritti dell'evento. Se abbiamo sovvertito i pronostici, dobbiamo ringraziare il Presidente del Consiglio perché la sua volontà e la sua determinazione ci hanno consentito di lavorare al meglio in un silenzio operoso che ci ha consentito di raggiungere l'obiettivo. E poi la volontà comune col sindaco Manfredi che sarà di grande aiuto e stimolo non solo per noi che viviamo di questa impostazione, ma anche per altri che vivono di altre suggestioni, che non rappresentano questo tempo che ha bisogno di collaborazione e di rispetto e non di dispetti”.

Nino Simeone, presidente della commissione Opere Pubbliche del Comune di Napoli, sottolinea:

"Napoli si conferma protagonista, e lo fa in grande, sul palcoscenico dello sport mondiale. L'America's Cup – la regata più famosa, antica e affascinante del pianeta – guarda al nostro mare, al nostro vento, alla nostra città. Dal Golfo al centro città, un evento che porterà i migliori team internazionali, migliaia di visitatori, media da tutto il mondo e una visibilità planetaria. Ma soprattutto porterà orgoglio, passione, lavoro. Perché la Coppa America non è solo una gara: è uno spettacolo globale, una sfida d'eccellenza, una vetrina che solo le grandi capitali sanno valorizzare. E Napoli, con il suo spirito, la sua storia e la sua bellezza eterna, si farà trovare pronta: Il lungomare diventerà un'arena naturale e Castel dell'Ovo sarà la sentinella delle sfide. Non è solo sport. È cultura, identità, energia. È Napoli che, ancora una volta, rappresenta con orgoglio e visione l'eccellenza italiana nel mondo".

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