140 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Cinque arresti per corruzione a Salerno: in manette anche ex pm ed ex generale della Finanza

I cinque indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, disposti dal Tribunale di Napoli, mentre le indagini sono state portate avanti dai carabinieri del Ros.
A cura di Valerio Papadia
140 CONDIVISIONI
Immagine

Sono cinque le persone che sono state arrestate per corruzione alle prime luci di oggi, mercoledì 9 febbraio, a Salerno: su disposizione del gip del Tribunale di Napoli, i cinque indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari. Tra gli arrestati figurano Roberto Penna, all'epoca dei fatti contestati sostituto procuratore a Salerno, l'avvocato del Foro di Salerno Maria Gabriella Gallevi, compagna proprio dell'ex pm, oltre agli imprenditori Francesco Vorro, Umberto Inverso e Fabrizio Lisi, quest'ultimo ex generale della Guardia di Finanza.

I reati contestati

Nella fattispecie, i cinque soggetti sono ritenuti gravemente indiziati dei reati di corruzione per l'esercizio delle funzioni, corruzione per atto contrario ai doveri d'ufficio, corruzione in atti giudiziari e induzione indebita a dare o promettere utilità. Le indagini sono state condotte dalla Procura di Napoli e dai carabinieri del Ros (Raggruppamento operativo speciale) che già nel mese di luglio del 2021 avevano messo in campo perquisizioni nei confronti dei soggetti oggi arrestati.

Il pm informava gli imprenditori delle inchieste su di loro

Secondo le prime informazioni relative alla complessa attività investigativa portata avanti dal Ros, l'ex sostituto procuratore di Salerno Roberto Penna avrebbe riferito agli imprenditori coinvolti nell'inchiesta delle inchieste che li vedevano protagonisti e delle quali era proprio lui ad occuparsi. Inoltre, la compagna dell'ex pm, anche lei coinvolta nell'inchiesta, proprio grazie al magistrato avrebbe ottenuto incarichi professionali, mentre lui in cambio avrebbe chiuso un occhi sulle indagini a carico degli imprenditori.

L'ex pm Penna indagò su Vincenzo De Luca

Nel 2014, l'ex sostituto procuratore Roberto Penna indagò sull'attuale governatore della Campania Vincenzo De Luca, chiedendone la condanna a 3 anni per abuso d'ufficio nell'ambito di una inchiesta sulla costruzione di un termovalorizzatore a Salerno. De Luca fu condannato a 1 anno in primo grado, ma poi assolto in Appello e in Cassazione.

140 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views