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Chi è Antonio Aloia, Tonino ‘o Cinese, il latitante che dormiva con la pistola sul comodino

Antonio Aloia, arrestato dopo un anno e mezzo di latitanza, aveva con sé un’arma carica: segno che forse doveva incontrare qualcuno o temeva agguati.
A cura di Nico Falco
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Il blitz per l’arresto di Antonio Aloia a Gricignano d’Aversa (Caserta)
Il blitz per l’arresto di Antonio Aloia a Gricignano d’Aversa (Caserta)

Quarantasette anni, un passato criminale alle spalle di primo livello, ma da venti anni fuori dai giochi. Almeno apparentemente. È il profilo di Antonio Aloia, il latitante arrestato alle prime ore di oggi, 25 dicembre, in un appartamento di Gricignano d'Aversa (Caserta). Era ricercato da agosto 2024, quando non era rientrato in carcere dopo un permesso premio. Quando i carabinieri hanno fatto irruzione nell'appartamento, "Tonino ‘o Cinese" stava dormendo; sul suo comodino, una pistola carica col colpo in canna.

Chi è il latitante arrestato a Natale

Il blitz nella cittadina del Casertano è stato condotto dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Castello di Cisterna (coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli), col supporto del team API (Aliquota Pronto Intervento) dell'Arma. Fratello di Andrea Aloia, arrestato anche lui da latitante nell'ottobre 2023, Antonio Aloia era stato condannato a 27 anni e tre mesi di reclusione per associazione mafiosa, detenzione illegale di armi, estorsione continuata e aggravata dal metodo mafioso; avrebbe finito di scontare la sua pena nel 2030. Con una manciata di anni di carcere ancora davanti, aveva già beneficiato di permessi premio. Eppure, un anno e mezzo fa, la decisione di non ritornare. In un periodo piuttosto delicato per l'area dove era cresciuto criminalmente, a seguito degli arresti che hanno decimato i clan della zona.

La pistola sul comodino accanto al letto

A colpire, particolarmente, il particolare della pistola: carica, colpo in canna, e accanto al letto, per essere pronta a sparare e a portata di mano. Segno che, molto probabilmente, Aloia temeva qualche "visita sgradita", o metteva in conto di incontrare qualcuno con esiti che avrebbero potuto essere imprevedibili.

Le indagini mirano ora a ricostruire la latitanza del 47enne e, oltre alle sue complicità, come il proprietario dell'appartamento di Gricignano, che è stato arrestato, anche la sua tela di contatti nel mondo criminale del Napoletano e del Casertano.

Gli equilibri criminali ad Acerra

Nel 2006 Aloia era stato arrestato, dopo oltre un anno di latitanza, in un ristorante di Monocalzati (Avellino); durante il blitz erano stati arrestati anche due uomini e una donna, tutti dell'Avellinese, accusati di favoreggiamento. All'epoca "Tonino ‘o Cinese" era considerato un elemento di vertice del clan Crimaldi-Tortora, che in quel periodo era tra i principali gruppi criminali di Acerra (Napoli). E la cittadina del Napoletano, due anni fa, è stata teatro di un altro scossone per gli equilibri criminali: nel luglio 2023 i carabinieri hanno sgominato i clan Avventurato e Andretta.

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