Chi compra casa a Napoli chiede lo sconto al venditore. Ma non è il più alto in Italia

Napoli è tra le città in Italia con la scontistica più elevata per quanto riguarda la compravendita degli immobili. Il dato, fornito dall'Ufficio studi del gruppo Tecnocasa, fa riferimento al secondo semestre del 2024 e fotografa la situazione di dieci grandi città italiane. La media di sconto italiana è del 7,8% e il capoluogo partenopeo, con il suo 8,4% in meno sul prezzo di partenza richiesto, si piazza in terza posizione. Segue Genova, al secondo posto con il 9,9% e Palermo con l'11,7%. Chiudono la classifica, all'altro estremo sono le città in cui lo sconto è meno importante, Verona, in prima posizione con uno sconto del 5,2% e Bologna, in seconda posizione con uno sconto del 5,6%.
A Napoli, dunque, chi vende è costretto a trattare di più, in particolare se l'immobile è da ristrutturare o è energicamente inefficiente. È la spia di un mercato immobiliare già noto a molti agenti e a tanti acquirenti (e venditori) napoletani. Anche perché l'offerta supera la domanda, la trattazione è quindi quasi "dovuta" e a muovere il mercato è chi compra e non chi vende. Il gap può anche indicare il gran numero di immobili in vendita vecchi e quindi da riammodernare. Chi compra cerca di far quadrare i conti anche con i successivi costi di ristrutturazione. Ma può anche significare una domanda meno fluida rispetto ad altri mercati urbani, proprio come a Palermo e a Genova.
Quella della città di Napoli resta in ogni caso una piazza complicata, viva ma fragile. Chi vuole acquistare cerca di trattare, vuole lo sconto. Chi vende, per forza di cose, si arrende, si piega all'8,4%. Questo in un mercato che, sempre nel 2024 e rispetto al periodo recedente, segnava un aumento dei prezzi generalizzato per quasi tutte le aree della città. Per il centro cittadino è stato registrato un aumento dell'1,6%, per la zona collinare del 1,3% e per le zone considerate "in", Posillipo, Chiaia e San Ferdinando addirittura un aumento del 3,3%. Valori in ascesa anche nella zona di Monteoliveto. Stabili invece gli Orefici, zona corso Umberto, e Fuorigrotta.
Per il primo trimestre del 2025, invece, in città sono state registrate 1.982 compravendite immobiliari residenziali, 6,1% in più rispetto al primo trimestre del 2024, fermo a 1.868 atti. Un dato che vede Napoli al quinto posto della relativa classifica nazionale, dopo Roma (8.528 compravendite), Milano (5.505), Torino (3.583) e Genova (2.155). Chiude la classifica Verona, con 843 compravendite. Nel capoluogo napoletano, inoltre, per quanto riguarda il tempo medio di vendita degli immobili, servono 108 giorni per smerciare casa, 133 in provincia. Dati in linea con la media delle grandi città, 109 giorni, e con i loro rispettivi hinterland, 142 giorni.