Elezioni Regionali 2025

Che farà De Luca ora? Intanto ringrazia i napoletani. Per lui doppio ruolo: polemista e sindaco a Salerno

L’ormai ex presidente della Regione Campania ringrazia i napoletani per i 10 anni trascorsi. E per lui si prospetta un futuro da battitore libero anti-Manfredi e critico con Fico. E ovviamente una candidatura a sindaco di Salerno.
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Vincenzo De Luca
Vincenzo De Luca
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Alla fine degli anni Novanta e nei primi Duemila, quando Vincenzo De Luca era sindaco di Salerno e signore delle preferenze nella sua area, il suo sport preferito era bersagliare a mezzo stampa il "potere napoletano", nella fattispecie Antonio Bassolino, all'epoca prima sindaco di Napoli poi presidente della Regione Campania e ministro del Lavoro, il più potente politico che ha avuto la città nella Seconda Repubblica.

De Luca ha ricalcato i passi di Bassolino ma senza mai raggiungerne il livello. Lo ha bloccato il carattere, la sua inclinazione alla lite, il vizio del sarcasmo che alla lunga può essere lacerante e non aiuta i rapporti interpersonali, ma soprattutto lo ha inchiodato al livello locale la sua scarsissima apertura al dialogo interno e anche alla concertazione con gli avversari.

Un aneddoto su tutti: 2023,  XVII legislatura, governo di larghe intese di Enrico Letta (poi demolito dal rottamatore Matteo Renzi), De Luca viene nominato sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, il ministro è il potente cattolico Maurizio Lupi, centrodestra, legato a Comunione e Liberazione ed alla Compagnia delle Opere. De Luca non vuole mollare la carica di sindaco di Salerno e fra i due il rapporto è così terribile, accentuato da continue interviste e battute che lo "sceriffo" pur dannandosi e lamentandosene quotidianamente non riuscirà mai ad avere le deleghe effettive da viceministro.

Detto ciò, il giorno dopo il voto che ha  inserito per direttissima il nome di Vincenzo De Luca nella colonna degli ex governatori della Regione Campania, il presidente, formalmente ancora in carica, ne approfitta per tagliare qualche altro nastro prima di far fagotto.  Lo fa al rione San Francesco di Napoli e lì, tra le solite battute, risponde senza mai citarlo al detestatissimo sindaco napoletano Gaetano Manfredi, l'ingegnere del campo largo in Campania. Manfredi subito dopo l'elezione di Roberto Fico aveva dichiarato di sperare in una centralità di Napoli, facendo intendere che la Regione di oggi non lo fosse (molti hanno accusato De Luca di ‘salernocentrismo').

E don Vincenzo si produce in un atto di riconoscenza verso Napoli: «Ho ringraziato Napoli e i suoi cittadini per il modo in cui mi hanno accolto, hanno rispettato il lavoro che ho fatto e per il modo in cui hanno rispettato qualche anno fa le mie scelte relative al Covid. I cittadini di Napoli hanno dimostrato un livello di rigore e di disciplina che era difficile da immaginare e ci siamo salvati insieme. Ho il dovere di essere grato alla città di Napoli e questo mi impegna a seguire Napoli e la Campania, in maniera garbata, civile, collaborativa». L'ultima frase bisogna tradurla dal deluchese. Significa che negli anni a venire bombarderà di critiche il piano Bagnoli- America's Cup di vela firmato da Manfredi e Giorgia Meloni.

Dichiara citando l'Eneide che quasi quasi non è più il suo tempo, ma poi ci ripensa nel giro di mezza frase: «Ho il dovere di continuare a dare un contributo per Napoli e la Campania» dice. E tradotto dal deluchese significa che ogni venerdì ci saranno strali di fuoco via social contro la Regione targata Fico. Con buona pace pure del figlio Piero, segretario del Pd in Campania.

Il secondo ruolo, oltre quello di polemista è quello, ampiamente annunciato, di sindaco di Salerno per la quinta volta nel 2027. Nel capoluogo sono abbastanza convinti che a furor di popolo deciderà di candidarsi. Lui ovviamente è vago, su questo conta più la scaramanzia che la strategia: «Salerno? Può essere, è un'ipotesi. Io sono interessato a fare cose concrete, non cerimonie post elettorali», afferma. E poi dice che vuol rileggere «Dostoevskij e Spinoza». Ma è più probabile che in borsa avrà i nuovi progetti per lo stadio di Salerno.

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