Caserta, l’Interruzione volontaria della gravidanza al Sant’Anna e San Sebastiano riprende a luglio

Il servizio di Interruzione volontaria della gravidanza (Ivg) all'ospedale Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta riprenderà il prossimo luglio. Lo ha assicurato, dopo la denuncia di "Ccanisciunefessa" dello scorso 5 giugno, il direttore generale dell'azienda ospedaliera casertana, Gaetano Gubitosa. "Il 15 giugno", ha dichiarato, "è stato immesso in servizio un ginecologo non obiettore e dunque entro luglio potremo ripartire con il servizio, che andrà poi a regime da settembre, quando entreranno in organico altri due medici non obiettori". Sembrano avere così fine le polemiche per l'interruzione del servizio, dallo scorso novembre, dovuta alle dimissioni dell'unico ginecologo non obiettore all'epoca in servizio presso il nosocomio.
A segnalare la situazione è stata, tra i primi, la rete di supporto "Ccanisciunaefessa" con un post su Instagram del 5 giugno scorso. "Vogliamo oggi portare all’attenzione pubblica", si legge nel messaggio social, "una situazione che consideriamo gravissima. All’Ospedale di Caserta, presidio di salute che serve un bacino di oltre 70.000 utenti, il servizio Ivg (Interruzione volontaria di gravidanza) è sospeso da mesi. Ricordiamo che la legge 194/78 vieta l’obiezione di struttura. Gli enti ospedalieri e le case di cura autorizzate sono tenuti a espletare il servizio, pur in presenza di personale obiettore. È la Regione a controllare e garantire l’attuazione della legge anche attraverso la mobilità di personale. Chiediamo immediata chiarezza alla direzione sanitaria e alla Regione Campania".
A prendere posizione poco dopo è stata la Cgil Caserta. “La notizia del pensionamento dell’unico ginecologo non obiettore dell’Ospedale Sant’Anna e San Sebastiano è un segnale gravissimo”, hanno dichiarato Sonia Oliviero, segretaria generale della sezione casertana della sigla sindacale, ed Elena Russo, segretaria provinciale della Confederazione. “Se la stragrande maggioranza dei medici si dichiara obiettore, le liste d’attesa si allungano fino a diventare insostenibili, costringendo le donne – quando possibile – a rivolgersi al privato, o, peggio, a ricorrere all’aborto clandestino. È una vergogna sociale che la legge 194 è nata per combattere. La legge consente l’obiezione di coscienza, ma impone anche che ogni struttura pubblica sia in grado di garantire l’Ivg. Per questo chiediamo un intervento immediato dell’Asl e della Regione Campania”.
A loro si sono poi uniti associazioni di cittadini e politiche, come il Partito democratico, il Movimento 5 stelle, il Partito socialista italiano, Sinistra italiana, Caserta Decide e Speranza per Caserta, che nelle scorse ore hanno chiesto un incontro a Gubitosa per ricevere chiarimenti sulla vicenda. In una nota congiunta hanno sottolineato che "questa criticità non è frutto di contingenze irrisolvibili, ma dell'assenza di una programmazione strutturale e di un'adeguata gestione delle risorse umane, a fronte di soluzioni percorribili come il ricorso a personale esterno qualificato, già previste nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale; non può essere tollerato che il pieno rispetto dei diritti e della salute delle persone gestanti venga vanificato da carenze organizzative". Da lì, oggi, la notizia che il servizio riprenderà a luglio e che da settembre sarà a regime.