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Cane morde una bambina, la padrona scappa e lascia la piccola sanguinante per terra

Un cane ha morso una bambina di 7 anni in un parco a Baronissi, la padrona scappa. Il sindaco Valiante: “Rischia anche l’omissione di soccorso”.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Una vicenda surreale quella accaduta a Baronissi, in provincia di Salerno: una bambina di sette anni è stata azzannata da un cane, con la proprietaria che invece di fermarsi a soccorrerla, è scappata forse per timore di sviluppi giudiziari nei propri confronti o forse per aver sottovalutato le condizioni della piccola. Lo ha denunciato il sindaco del comune salernitano, Giancarlo Valiante, che ha poi auspicato che la persona coinvolta faccia un passo avanti e si presenti: serve infatti sapere, per curare al meglio la bambina, conoscere la storia medica del cane, e soprattutto le vaccinazioni e le condizioni di salute.

La vicenda nel parco Melissa Bassi

La vicenda è accaduta nel parco Melissa Bassi di Baronissi: qui, una bambina di sette anni in compagnia della nonna, è stata aggredita da un cane di taglia medio-grande, bianco e nero, che vagava assieme alla padrona libero dal guinzaglio e senza museruola. La bambina, ferita ad una gamba, sembrava stare bene e così la donna, nella confusione generale, ha preso il cane ed è andata via. Lasciando però la piccola a terra, sanguinante, con i genitori che poi si sono rapidamente allarmati visto che non sanno se il cane avesse le vaccinazioni in regale, se avesse un buono stato di salute, e così via.

Il sindaco: "Ci vuole civiltà, si faccia avanti"

Nel ricordare che la donna rischia gravi sanzioni per non aver rispettato né le ordinanze sindacali (gli animali d’affezione nella pubblica via devono essere sempre tenuti al guinzaglio e indossare la museruola) né la legge italiana (che punisce penalmente l'omissione di soccorso), Valiante ha anche aggiunto: "Signora, faccia uno sforzo se la sua natura ancora glielo consente", ha spiegato il sindaco, "e faccia sapere queste cose alla famiglia della bambina. L'inciviltà, che spesso sconfina nella barbarie, è un mostro che combattiamo ogni giorno. Occorre che tutti ci diamo una reciproca mano", ha proseguito il primo cittadino di Baronissi, "La solidarietà a parole non serve in casi come questo. E neppure possiamo invocare videosorveglianza ad ogni metro della città per lavarci forse la coscienza", ha concluso Valiante.

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