Campi Flegrei

Campi Flegrei, Protezione Civile: “Con stato d’emergenza si accelera messa in sicurezza”

Vertice tra Prefetto, Protezione Civile e Sindaci dopo la scossa di magnitudo 4.4. Con la dichiarazione dello stato di emergenza si potrebbe accelerare la messa in sicurezza. Preoccupati i sindaci di Pozzuoli e Bacoli.
A cura di Antonio Musella
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Si è tenuto alla sede della Protezione Civile di Monteruscello, nel Comune di Pozzuoli, il vertice istituzionale dopo la scossa di magnitudo 4.4 registrata ieri nei Campi Flegrei, che ha provato qualche danno e diversi sgomberi di nuclei familiari nel territorio di Pozzuoli. Lo sciame sismico, avvertito anche a Napoli, soprattutto nei quartieri di Bagnoli e Fuorigrotta, ha fanno innalzare ulteriormente la tensione sul territorio, dopo la scossa di magnitudo 4.6 registrata nel marzo scorso.

Il Prefetto di Napoli, con i Sindaci della zona e la Protezione Civile regionale hanno fatto il punto della situazione. Sul vertice hanno pesato le dichiarazioni del Ministro Nello Musumeci che ha parlato della possibilità di dichiarare lo stato d'emergenza. Una misura che, come spiegato da Italo Giulivo, responsabile della Protezione Civile regionale, dovrebbe far accelerare le procedure di messa in sicurezza, soprattutto l'accesso ai fondi pubblici da parte dei privati cittadini per mettere in sicurezza le abitazione, oltre che comportare nuovi strumenti per il monitoraggio del territorio. Preoccupati i Sindaci di Pozzuoli e Bacoli, che hanno detto di voler attendere il provvedimento per poterlo commentare. Il rischio è di mettere in crisi la stagione turistica estiva ormai alle porte.

Il Prefetto: "19 nuclei sgomberati, 83 persone in totale"

Il bilancio dei danni, che è stato definito non allarmante, è stato fatto dal Prefetto di Napoli, Michele Di Bari al termine del vertice interistituzionale tenutosi a Pozzuoli. Le strutture hanno retto l'impatto della scossa del 13 maggio, ma nonostante questo le verifiche sono in corso e dovrebbero terminare entro poche ore. "Dobbiamo assicurare condizioni dignitose alle persone che autonomamente lasciano le abitazioni e quelle che le devono lasciare per un'ordinanza di sgombero" ha spiegato Di Bari. "Registriamo non molte ordinanze di sgombero, sono 19 per un totale di 83 persone, alcune di queste hanno trovato autonoma sistemazione ed altre sono ospitate in strutture alberghiere. Si tratta di nuclei familiari tutti sul territorio di Pozzuoli".

Intanto le aree di sosta e di accoglienza sono tutte attive sul territorio, per fornire assistenza e un posto letto alle persone che hanno abbandonato le case. Anche questa volta sono state tantissime le persone che si sono allontanate dalle abitazioni a prescindere dal rischio reale degli edifici. "Viste le precedenti esperienze, stiamo migliorando lo standard delle nostre aree di attesa e accoglienza, e questo è molto importante" ha sottolineato il Prefetto di Napoli.

Giulivo: "Con stato d'emergenza si accelerano procedure"

Ma l'attenzione è stata tutta focalizzata sulle parole del Ministro Musumeci sulla possibilità di dichiarare lo stato di emergenza nazionale nei Campi Flegrei. Il significato della possibile misura è stato spiegato da Italo Giulivo, responsabile della Protezione Civile della Regione Campania. "Come ci dice l'osservatorio vesuviano, fino a quando ci sarà il sollevamento del suolo, avremo sempre nuove scosse e nuovi sciami sismici, il sollevamento c'è, quindi siamo tutti guardinghi rispetto a quello che potrà accadere" ha spiegato, prima di entrare nel merito della misura dello stato di emergenza. "Lo stato di emergenza prevede che vengano assicurati ulteriori strumenti e ulteriori risorse – ha sottolineato Giulivo – il Ministro vorrebbe, se ho ben capito, accelerare le attività che sono già state poste in campo, ricordiamo che ci sono stati 3 decreti legge ed un decreto del Ministro del dicembre 2024, per le attività dei Campi Flegrei. Il decreto del Ministro prevede le risorse per i privati per accedere ai contributi previsti dalla norma".

Ed è proprio su questo aspetto che si concentrerebbero le attenzioni, ovvero andare rapidamente verso una messa in sicurezza degli edifici pubblici, ma soprattutto di quelli privati, velocizzando le procedure per l'accesso alle risorse e facendo partire finalmente i lavori su tutto il territorio.

E' la messa in sicurezza la sola strada possibile nel breve tempo per limitare i danni di un fenomeno che non si può prevedere e che al momento non vede una sua possibile sospensione. Fin quando ci sarà il bradisismo, ci saranno i terremoti.

I Sindaci: "Cosa vuol dire stato di emergenza?"

Preoccupati i Sindaci di Pozzuoli, Luigi Manzoni, e di Bacoli, Josi Della Ragione, che con i giornalisti hanno sottolineato la necessità di leggere il dispositivo che porterà alla dichiarazione dello stato di emergenza per potersi esprimere, ed hanno reclamato un coinvolgimento rispetto alla definizione degli atti e delle procedure. "Lo stato di emergenza per essere dichiarato deve vedere la presenza di alcuni presupposti, e questo non è in capo ai Sindaci ma alla Protezione Civile" ha detto Manzoni, Sindaco di Pozzuoli. Quello che sembra emergere è un timore che la dichiarazione dello stato di emergenza possa mettere a rischio la stagione turistica alle porte nei Campi Flegrei. "Certamente vogliamo tenere tutto in equilibrio" ha detto Manzoni sul tema. "Ma oltre alle parole devono seguire i fatti, se non ci sono gli atti non posso esprimermi sul tema" ha precisato il primo cittadino puteolano. Dello stesso tenore le dichiarazioni del Sindaco di Bacoli: "Le parole vanno bene ma dobbiamo capire gli atti, cosa vuol dire stato di emergenza? – chiede Della Ragione – se vuol dire sbloccare i cantieri che sono ancora bloccati, utilizzare i soldi che sono stati dichiarati e non sono stati ancora spesi, e soprattutto permettere ai privati di iniziare a fare i lavori alle proprie abitazioni allora bene venga. Ma altrimenti è un sintagma senza contenuto, dobbiamo vedere i fatti, acceleriamo cosa? Su cosa dichiariamo l'emergenza? Alle parole devono seguire gli atti, altrimenti le istituzioni ne perdono di credibilità".

Della Ragione ha fatto poi un invito ad un coinvolgimento dei Sindaci del territorio rispetto alla definizione dei prossimi passi, evidenziando in questo modo quanto sia innegabile il peso della misura dello stato di emergenza rispetto all'impatto sul territorio. "E' evidente che c'è un problema nei Campi Flegrei, ma se si devono accelerare dei processi allora si deve parlare con gli amministratori del territorio e decidere insieme su cosa bisogna accelerare. Bisogna spendere i soldi già stanziati, circa 700 milioni di euro e dare i fondi ai privati".

Insomma, nonostante lo stato di emergenza, per come è stato spiegato, significherebbe una accelerazione delle procedure di messa in sicurezza, lo stigma della misura che potrebbe portare ad una ulteriore paura rispetto al territorio, spaventa i Sindaci preoccupati per l'equilibrio anche economico di un territorio che nei mesi estivi si riempie sistematicamente di turisti provenienti da tutto il mondo.

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