Campania zona gialla, ma le scuole restano chiuse: riprende la protesta di genitori e studenti

Le scuole restano chiuse in Campania. Nonostante il nuovo Dpcm del Governo abbia inserito la regione nella zona gialla, quella a rischio moderato, i contagi in Campania continuano ad aumentare – oggi si è registrato un nuovo record di casi, 4.508 – e così il governatore Vincenzo De Luca, con apposita ordinanza firmata nella serata di ieri ha deciso di prorogare la chiusura delle scuole del territorio, così come il divieto degli spostamenti interprovinciali senza comprovata urgenza. Alla luce delle decisione del governatore De Luca, questa mattina studenti e genitori dell'istituto Cuoco-Schipa di Napoli hanno deciso di riprendere le proteste per manifestare il loro dissenso: "Arancione, gialla o rossa. In Campania scuole chiuse e ospedali pieni" si legge su uno striscione affisso dai manifestanti.
"La Campania è il territorio in cui i bambini e i ragazzi del primo ciclo di istruzione hanno perso il maggior numero di giorni e ore di scuola rispetto al resto d'Italia e d'Europa. In Campania toppo poco o nulla è stato fatto per potenziare la saniyà territoriale, i trasporti pubblici e per garantire il diritto allo studio. Il risultato di questa inefficienza è la forma di didattica che stiamo accettando come scuola. La Didattica a distanza si traduce in un profondo malessere dell'intera comunità scolastica: dagli alunni, ai genitori, agli insegnanti, ai lavoratori della scuola. Una didattica menomata e non inclusiva per i bambini con disabilità, per le famiglie economicamente disagiate, una esposizione alienante ai dispositivi" hanno fatto sapere i genitori degli studenti che hanno preso parte al flash mob.