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Campania, la Regione cerca gli annusatori di puzze: bando dell’Arpac

Pubblicato il bando dell’Arpac per assumere “esaminatori di odori” da impiegare per le indagini sui cattivi odori. Basta il diploma di scuola media. Pagati 38 euro a sessione.
A cura di Pierluigi Frattasi
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In Campania si cercano gli annusatori di cattivi odori. L'Arpac, l'agenzia regionale per la Protezione dell'Ambiente della Regione, ha emanato il bando per reclutare questa figura professionale di esperti. Sarà formato un "elenco di “esaminatori di odori” da impiegare a supporto delle indagini per la caratterizzazione delle maleodoranze segnalate sul territorio".

Per partecipare, però, bisognerà possedere precisi requisiti: niente riniti, sinusiti o altri disturbi che possano determinare l'alterazione della percezione olfattiva. Tagliati fuori anche i soggetti allergici. Domande fino al 3 giugno, per partecipare basta il diploma di scuola media. L'impiego non è a tempo pieno ed è retribuito, con un compenso di 38 euro per una sessione di 3 ore.

Vietato fumare durante i test, obbligo di lavarsi

Nel bando dell'Arpac vengono specificate anche precise regole che bisogna seguire per questo tipo di lavoro: «non fumare, mangiare, bere (eccetto acqua) o fare uso di gomme da masticare o caramelle 30 minuti prima dell’analisi e durante la prova stessa». Ma anche «non causare alcuna interferenza alla propria percezione olfattiva o a quella degli altri esaminatori a causa della mancanza di igiene personale o dell’uso di profumi, deodoranti, lozioni per il corpo o cosmetici».

A Caserta il laboratorio regionale per i cattivi odori

Il quartier generale degli annusatori di cattivi odori sarà a Caserta, dove l'Arpa Campania, grazia ai fondi europei Fesr, ha realizzato un laboratorio di olfattometria, con il compito di «dare consistenza scientifica alle percezioni di disagio olfattivo lamentate dai cittadini», un fenomeno con aspetti fondamentalmente soggettivi.

Grazie alla strumentazione acquisita, il laboratorio dovrà contribuire a valutare i miasmi sul territorio e a individuare le probabili fonti di emissioni odorigene.

In Campania sono frequenti le segnalazioni di forti miasmi, che risultano spesso anche tossici per le vie respiratorie, provocando irritazioni alle mucose nasali. Segnalazioni alle quali fanno poi seguito gli interventi delle forze dell'ordine. Questi fenomeni possono avere varia origine e spiegazione e a volte essere collegati anche a delle pratiche illegali. Discariche abusive di rifiuti, roghi tossici, smaltimento illecito di solventi e altri materiali industriali.

Al di là della facile ironia, quindi, una figura professionale come l'esperto di odori, può fornire consulenze scientifiche utili per contrastare fenomeni criminali per nulla divertenti, ma che rischiano di mettere in serio pericolo la salute dei cittadini. «Nel contrasto a una problematica che sta acquisendo importanza crescente – sottolinea l'Arpac – oltre alla sensoristica e alle metodologie analitiche a disposizione del laboratorio, si rivela utile il fattore umano».

Gli esaminatori di odori lavoreranno 3 ore: vietate allergie e sinusiti

Per questi motivi, l’Agenzia regionale è a caccia di “nasi” da impiegare «come strumento di supporto alle indagini su miasmi ed emissioni odorigene, in applicazione della tecnica dell’olfattometria dinamica». Questa sorta di "acchiappapuzze" saranno impegnati in sessioni di tre ore, e retribuiti in proporzione alle ore in cui svolgeranno servizio in laboratorio. A tale scopo viene utilizzato un olfattometro: lo strumento diluisce i campioni di aria prelevati “sul campo” e li distribuisce al panel di analizzatori, che dovrà esprimere la sua “valutazione olfattiva”.

Per quanto riguarda il compenso, a ciascun esaminatore viene assicurato un compenso omnicomprensivo pari a € 38 (trentotto), per ogni sessione di misura completa la cui durata massima è stimata pari a tre ore. Qualora sia necessaria una presenza superiore a tre ore, il predetto compenso sarà aumentato in misura proporzionale al maggior impegno orario richiesto

Per partecipare basta il diploma di scuola media

I requisiti di base sono aver raggiunto la maggiore età e aver conseguito un diploma di scuola media, inoltre è un  requisito indispensabile l'assenza di disturbi che possano alterare la percezione olfattiva (ad esempio riniti, sinusiti o allergie). I candidati verranno sottoposti ad una serie di test nella sede di Caserta dell’Agenzia al fine di valutare la percezione olfattiva, secondo specifici criteri previsti dalla normativa. Una volta selezionati, si potrà entrare a far parte del panel di collaboratori, con un impegno non a tempo pieno, tendenzialmente di mattina, particolarmente adatto per studenti o per lavoratori con orari atipici.

Domande fino al 3 giugno

L’avviso, pubblicato venerdì 13 maggio, scade venerdì 3 giugno. Sul sito dell’Agenzia, in questa pagina (https://www.arpacampania.it/bandi-di-concorso) sono disponibili tutte le informazioni per partecipare. Con il reclutamento degli esaminatori di odori, il laboratorio potrà entrare nella piena operatività ed essere utilizzato in situazioni di disagio avvertito dalla popolazione, come si è verificato, per citare un esempio, nel settembre dell’anno scorso nell’area del Giuglianese.

Altro strumento messo a disposizione dall’Arpa Campania è il “bot” operativo su Telegram, @ArpacOdorBot, che consente a qualsiasi cittadino di segnalare fenomeni di maleodoranze presenti sul territorio, andando a formare un database che supporta l’Agenzia nell’individuare i contorni del fenomeno e le possibili cause.

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