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Covid 19

La Campania torna in zona arancione Covid dal 21 febbraio. Preoccupano contagi e variante del virus

Da domenica 21 febbraio la Campania torna in zona arancione Covid. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale dei contagio e del sistema sanitario italiano condotto dall’Istituto superiore di Sanità con il ministero della Salute. Ordinanza firmata nel pomeriggio. Dice il governatore Vincenzo De Luca: “Era inevitabile tornare in zona arancione e se va peggio, anche in zona rossa”.
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Da domenica 21 febbraio la Campania sarà in zona arancione Covid. È quanto emerge dal monitoraggio settimanale dei contagio e del sistema sanitario italiano condotto dall'Istituto superiore di Sanità con il ministero della Salute. Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia, firmerà in giornata una nuova ordinanza che andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise. La Regione Campania aveva già chiesto maggiori restrizioni, come confermato dal presidente Vincenzo De Luca rispondendo a domande a margine di un intervento pubblico:

È molto probabile che torneremo in zona arancione? Assolutamente sì, ma credo che abbiate visto anche voi le immagini di questi fine settimana. Migliaia e migliaia di persone in mezzo alle strade nessun rispetto delle regole. Chi controllava? Qui ormai il controllo in Italia non esiste più, nessuno controlla più nulla, dovremo contare solo sul senso di responsabilità dei cittadini. Ma in questi fine settimana che abbiamo alle spalle di senso di responsabilità ne abbiamo visto molto poco. Era inevitabile tornare in zona arancione e poi in zona rossa. La scelta delle zone gialle  significa semplicemente che per un mese ci si rilassa, tutti immaginano che l'epidemia sia alle spalle, dopodiché, come ampiamente prevedibile, si ritorna in zona arancione, in zona rossa.

A preoccupare –  a quanto apprende Fanpage.it da fonti regionali – non è solo il dato ‘secco' dei contagi, bensì il timore che le minori restrizioni possano portare all'introduzione in Campania di un maggior numero di infetti da variante del virus. Parliamo di ceppi con la capacità di diffondersi più rapidamente e dunque stressare in minor tempo il sistema sanitario con ricoveri in degenza e terapie intensive. La Campania questa settimana ha un indice di contagio Rt 1,16 (1,07-1,25 è l'intervallo di confidenza minimo-massimo) e una classificazione di rischio moderato.

La Regione Campania già qualche giorno fa aveva diffuso una proiezione dei contagi a tutto febbraio e inizio marzo, ipotizzando che  – in mancanza di ulteriori restrizioni – ci saremmo trovati dinanzi ad una nuova progressione di casi di Covid-19.

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Poi molto hanno fatto anche le immagini dello scorso fine settimana: fiumane di persone senza alcun distanziamento sociale – molti anche senza mascherina – e senza controllo alcuno sul Lungomare partenopeo ma anche su quello di Salerno, con tanto di polemica per il mancato dispositivo di controllo delle zone a rischio assembramento.

Le regole della Zona arancione

La zona o area arancione, implica misure più restrittive di quelle della zona gialla per limitare la diffusione del virus.  All'esterno del proprio Comune, è vietato qualsiasi spostamento salvo che per comprovate esigenze. All'interno del proprio Comune, ci si potrà muovere anche se è fortemente raccomandato di non spostarsi, dalle ore 5 alle 22, a meno di motivate esigenze di lavoro, studio, salute, necessità. Solo nei piccoli Comuni con massimo 5mila abitanti saranno consentiti spostamenti in un raggio di 30km (eventualmente anche in un'altra Regione) con divieto di spostamento nei capoluoghi di provincia. I ristoranti e i locali aperti solo per asporto dalle 5 alle 22. Bar, gelaterie e pasticcerie aperti solo per asporto dalle 5 alle 18. Consegna a domicilio sempre consentita . Viene permesso lo spostamento verso una sola abitazione privata (visite ad amici e parenti), all'interno del proprio Comune, una sola volta al giorno fra le 5 e le 22, limitata a 2 persone. Sono esclusi dal conteggio minori di anni 14, disabili o non autosufficienti conviventi.

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