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Camorra di Napoli Nord, i fermi a Frattaminore e i collegamenti con la faida di Arzano

Sette fermi per droga a Frattaminore nella notte; le indagini collegate agli scontri tra i Monfregolo e i Cristiano del clan della 167 di Arzano.
A cura di Nico Falco
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L'agguato al Roxy Bar di Arzano
L'agguato al Roxy Bar di Arzano

Un fucile a pompa, numerose pistole, proiettili per Kalashnikov, anche una bomba a mano. Quanto basta per portare avanti una faida di camorra da combattere per strada, in pieno giorno. Per trasformare le strade in uno scenario di guerra. Le armi e le munizioni sono state sequestrate dai carabinieri durante l'esecuzione del fermo per 7 persone a Frattaminore e nel corso delle indagini collegate. Operazione ad ampio raggio, che colpisce quel calderone di clan e relative alleanze che coinvolge anche Frattamaggiore, Caivano e tutta l'area a nord di Napoli, con saldi collegamenti con la faida di camorra che vede contrapposte le fazioni Cristiano e Monfregolo del clan della 167, emanazione degli Scissionisti di Secondigliano.

Droga a Frattaminore, scattano i fermi dopo i contrasti tra i clan

Destinatari del provvedimento eseguito oggi dai carabinieri della stazione di Frattamaggiore e della Compagnia di Giugliano in Campania sono Pasquale Landolfo alias ‘o scagnato, 41 anni; Francesca Cipolletta, soprannominata ‘a zia, 43 anni; Assunta Esposito, detta Assuntina, 41 anni; Antonio Martino, 41 anni; Pasquale Sangiuolo, 31 anni; Luigi Capuano, 50 anni; Carmela Landolfo, 20 anni. Sono accusati, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico di droga, detenzione e porto illegale di armi clandestine e comuni, reati aggravati dalle modalità mafiose.

I sette sarebbero collegati al clan Pezzella-Ullaro, attivo tra Frattamaggiore, Frattaminore, Cardito, Crispano e nei comuni limitrofi. Pasquale Landolfo sarebbe inoltre stato già vittima di un attentato intimidatorio, nella notte del 23 gennaio 2022: la sua automobile, noleggiata, parcheggiata in via Filippo Turati, era stata crivellata con 15 proiettili.

I collegamenti con la faida di Arzano tra i Monfregolo e i Cristiano

Il clan Pezzella-Ullaro sarebbe collegato ai Monfregolo, fazione del "clan della 167 di Arzano" in questi ultimi tempi contrapposta a quella dei Cristiano. L'altro clan attivo a Frattaminore sarebbe invece collegato alla fazione opposta: identificato dagli investigatori come Cristiano-Mormile, sarebbe composto sia dalla fazione di Arzano, che dopo la faida era stata scacciata dai Monfregolo dalle palazzine della 167, sia dai fedelissimi di Vincenzo Mormile, che di Pasquale Cristiano è il cognato.

La contrapposizione tra i Monfregolo e i Cristiano ha fatto saltare anche le alleanze che si erano rivelate preziose per l'espansione del clan sulle zone limitrofe: il clan Pezzella, strettamente collegato ai Moccia, era infatti considerato vicino a quello della 167.

Nell'ordinanza del maggio 2021 contro il clan Sautto-Ciccarelli di Caivano gli inquirenti, commentando intercettazioni telefoniche relative al 2016, evidenziano che Pasquale Cristiano, detto Picstic, al tempo del provvedimento considerato reggente del gruppo di Arzano, "grazie all’appoggio di Pezzella Francesco detto "Pane e rano", storico reggente dell’omonimo clan operante nei comuni di Cardito e Frattamaggiore, aveva conquistato il monopolio dei traffici di droga anche nei comuni di Frattamaggiore e Frattaminore". Dopo la scissione nel clan della 167, però, secondo le ultime informative il clan Pezzella si sarebbe schierato al fianco della fazione Monfregolo.

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