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Caivano, la morte di Maria Paola Gaglione

Caivano, Ciro ascoltato in Procura: parlerà di Maria Paola e delle minacce subite

Ciro, il fidanzato di Paola Gaglione è dalle 11 in Procura a Nola. “Vive un momento di enorme dolore, ma ha una cosa che lo fa andare avanti con grande serenità ed è la forza della verità, di ciò che è successo di ciò che ha vissuto”, spiega l’avvocato Giovanni Paolo Picardi, che difende il ragazzo.
A cura di Gaia Martignetti
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Ciro Migliore in questo momento si trova in Procura a Nola per essere ascoltato dagli inquirenti. "Vive un momento di enorme dolore, ma ha una cosa che lo fa andare avanti con grande serenità ed è la forza della verità, di ciò che è successo di ciò che ha vissuto". L'avvocato Giovanni Paolo Picardi, che assiste Ciro in questi delicati momenti d'indagine commenta così all'esterno della Procura di Nola l'incontro che dalle 11 di questa mattina si sta svolgendo.

"In questo momento Ciro è in Procura – spiega Picardi – per essere sentito sui fatti, la durata dell'attività istruttoria non è predefinita. Immagino richiederà del tempo ed è una ordinaria attività d'indagine. Vive ovviamente momenti di grande tensione, agitazione anche perché è una persona non abituata a questa grande tensione mediatica. E al di là di ciò, avendo perso la compagna della sua vita, potete immaginare che sta vivendo momenti davvero difficili". Parlando poi delle minacce che avrebbe ricevuto in passato Ciro, l'avvocato spiega: "È una questione che ha manifestato direttamente il mio assistito alla stampa. Credo quindi credo sia ormai di dominio comune che ci siano state della minacce a Ciro rispetto alla relazione che intratteneva con Maria Paola".

Ciro, ricordiamolo, è il fidanzato di Maria Paola Gaglione, la 18enne del Parco Verde di Caivano morta la notte dell' 11 settembre a seguito di un incidente in motorino. La giovane era con il suo fidanzato Ciro, ragazzo trans e sembrerebbe che i due siano stati inseguiti dal fratello di Paola, Michele, che non accettava la relazione tra i due. Secondo Ciro il motivo di questo rifiuto era la sua identità di genere, anche se la famiglia Gaglione sostiene non sia questo il reale motivo.

Quella sera, secondo quanto raccontato da Ciro, Michele avrebbe speronato il motorino. Michele al momento si trova in custodia cautelare in carcere a Poggioreale. L'accusa nei suoi confronti è omicidio preterintenzionale aggravato da futili motivi e lesioni personali. Le indagini degli inquirenti continuano per stabilire con precisione cosa sia accaduto quella sera e perché Paola, a soli 18 anni, abbia perso la vita.

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