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Cadavere abbandonato in strada a Napoli, parenti costringono il 118 a portarlo in ospedale

Indagini in corso sulla morte di un 33enne, scaricato da un’automobile già senza vita nei pressi del campo rom di via Cupa Vicinale detta Militello, tra Melito e Casandrino (Napoli). I parenti hanno costretto i sanitari del 118 a portarlo in ospedale e hanno assediato il Pronto Soccorso, rendendo necessario l’intervento della Guardia di Finanza in assetto antisommossa. La moglie dell’uomo ha riferito che era uscito con amici.
A cura di Nico Falco
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È ancora avvolta dal mistero la morte di un 33enne, scaricato ieri sera già senza vita nei pressi del campo rom di via Cupa Vicinale detta Militello, nei pressi dell'asse Melito-Scampia, tra i comuni di Melito e Casandrino, in provincia di Napoli. I familiari dell'uomo, che è stato abbandonato a terra già cadavere, hanno costretto i sanitari del 118 a portare il corpo in ospedale e poi hanno assediato il Pronto Soccorso, rendendo necessario l'invio della Guardia di Finanza in assetto antisommossa; ci sono stati parecchi minuti di tensione, ma la situazione è sempre rimasta sotto controllo.

L'intervento è cominciato intorno alle 23, quando i sanitari del 118 hanno ricevuto una richiesta di soccorso proveniente dalla zona del campo rom. Al loro arrivo, però, non c'era nessun ferito. Da questo punto in poi la ricostruzione si fa molto confusa e saranno le indagini a dover fare chiarezza. A quanto risulta sarebbe arrivata un'automobile con a bordo alcune persone che avrebbero scaricato a terra il corpo e sarebbero subito ripartite. L'uomo, successivamente identificato come il 33enne Bruno Radosavljevic, nato a Maddaloni, di etnia rom, era già morto. Sotto pressione di diverse decine di persone, tra cui i parenti del 33enne, i sanitari si sono visti costretti a caricare l'uomo in ambulanza e a portarlo al Pronto Soccorso. "La salma, contro ogni protocollo, è stata portata all’Ospedale del Mare – spiega l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate – dove il panico creato dai parenti ha richiesto addirittura l’arrivo della finanza in tenuta antisommossa".

La volante del commissariato Poggioreale è arrivata in ospedale intorno alle 23:30. Ai poliziotti una donna, che si è presentata come la moglie del 33enne, ha riferito che l'uomo era uscito con degli amici ed era rimasto vittima di un non meglio precisato incidente. Il corpo presentava una ferita lacero contusa alla testa e una sospetta frattura al braccio destro, probabilmente è stato colpito con un corpo contundente; il pm di turno ha sottoposto a sequestro la salma e con tutta probabilità nei prossimi giorni verrà eseguita l'autopsia.

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