Boscoreale, protesta contro la chiusura del cine-teatro Minerva

Continua la lotta per dire no alla chiusura del cine-teatro Minerva di Boscoreale, in provincia di Napoli. Ieri, lunedì 23 giugno, nello stesso comune del Napoletano è andata in scena una manifestazione a sostegno del locale politeama, un flash mob in piazza Pace. A guidare gli intervenuti, un centinaio di persone circa, il direttore artistico Pino De Caro. Lo stesso autore, nei mesi scorsi, di un accorato appello a favore dell'odeon cittadino. A riunirsi in piazza per evitare che il sipario si abbassi per sempre, molti artisti che nel corso del tempo hanno calcato il palcoscenico boschese ma soprattutto tanti cittadini contrari alla fine dell'unica struttura culturale presente sull'intero territorio vesuviano.
Come denunciato nei mesi scorsi dal De Caro, il problema principale per la sussistenza del Minerva riguarda la sua sfera economica. "Anche per il teatro", aveva scritto il direttore in una lettera aperta, "vale il detto ‘sine pecunia ne cantantur missae‘. Infatti, il teatro non ha mai usufruito di nessun finanziamento né dalla regione Campania né dalla città metropolitana di Napoli, ma un piccolo contributo solo nella programmazione della rassegna teatrale annuale da parte del Comune di Boscoreale. Mentre negli altri comuni vicini si inaugurano case della musica e dell'arte, a Boscoreale si chiudono i teatri"
Qualche proposta per la salvezza del teatro, ieri, è stata avanzata. Ora non resta che aspettare risposte concrete, come l'apertura di un tavolo di confronto per individuare le soluzioni migliori. Al microfono del flash mob si sono alternati, con le loro testimonianze, anche Danilo Ardizio, Luca Pinto, Maria di Prisco e Rosa Vitiello. A fare da cornice alla manifestazione un Pulcinella e un cartellone. Sul manifesto, lasciato poi davanti al portone del Comune, la scritta ‘Teatro Minerva: un teatro chiuso è una comunità che perde la sua anima. La cultura non è un lusso, è un diritto. Sosteniamo il nostro Teatro‘.