“Bolletta del gas da 70 euro al mese per 20 metri cubi, così una famiglia non vive”
“Sto pagando una bolletta del gas da 70 euro al mese per un consumo di appena 20 metri cubi di gas. Sono passato al mercato libero nel 2022. Vorrei capire come è possibile che una società energetica, in tempi di bonus energia abbia aumentato i prezzi in maniera incredibile, facendo pagare per un'utenza gas domestica la spesa per la materia prima quasi 47 euro, dei quali 10 euro appena per l’energia effettivamente consumata e oltre 36,00 euro di quote fisse. Somme che si aggiungono alle altre quote fisse per il trasporto e il contatore e, ovviamente, alle tasse. Ma come fa una famiglia normale a vivere con questi costi?”.
A raccontare la storia è una coppia originaria del Salernitano, che ha inviato una lettera a Fanpage.it, segnalando il rischio di voci di costi sospette all'interno delle bollette delle utenze energetiche: “Ho deciso di scrivere, affinché non capiti a nessuno ciò che è capitato a me”.
La lettera della coppia del Salernitano
Ma cosa scrive la famigliola nella sua lettera sulla maxi-bolletta del gas?
Dall'aprile 2022 mi affido a una società di vendita energia per l'approvvigionamento di energia elettrica e gas, è il periodo in cui lo stato eroga il bonus energetico in bolletta e quindi le fatturazioni erano sempre molto basse o addirittura con dei crediti a mio favore. Quindi, non faccio caso in particolar modo ai costi.
Ma la cosa cambia dopo un paio di anni, finito il periodo della crisi del Covid, i costi in bolletta cominciano a lievitare, secondo il racconto:
A settembre 2024, mi trovo a parlare con una terza persona e tra le tante cose mi dice che paga circa 18,00 euro di gas al mese (6 persone in casa). Mentre noi, che siamo in due, paghiamo circa 70-80 euro al mese. A questo punto, vado a controllare tutte le fatture dei due anni precedenti. Ma avevo solo quelle sintetiche, senza il dettaglio. Quindi inizio ad interrogare la società energetica tramite la chat whatsapp, che mi risponde che è colpa della tassazione. Dopo ulteriori solleciti riesco ad avere le fatture dettagliate e scopro l'incredibile: mi ritrovo una quota fissa di oltre 36,00 € al mese per delle voci fisse che sono inserite nella parte della bolletta relativa alla spesa per l’energia, oltre il costo della materia prima e della tassazione.
Ma non finisce qui. Le lettera prosegue:
Il paradosso è che, dopo aver deciso di cambiare gestore, la vecchia società mi contatta e mi avvisa che nell’ultima bolletta che mi sarà fatturata mi sarà abbassata la tariffa. Ho immediatamente contattato un avvocato. Andrò fino in fondo a questa triste storia. Ma il mio pensiero va a una persona anziana o a chi, come me, in maniera distratta continua a pagare e basta. Se non fosse finito il bonus, non mi sarei mai accorto di questa situazione.
Roberto Capasso (Assoutenti Campania): "Come fare ricorso all'Anti-Trust"
Sulla vicenda interviene Roberto Capasso, presidente di Assoutenti Campania:
In questi casi, si può segnalare la presunta pratica commerciale scorretta all'Antitrust, l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che effettuerà le dovute verifiche e nel caso in cui accerti delle irregolarità potrà sanzionare la società. Nel caso si dovesse ritenere che nella bolletta possano esserci delle voci sospette, ritenute "anomale o illegittime", associazioni come Assoutenti Campania forniscono assistenza ai cittadini per presentare reclamo alla società e in caso di mancato riscontro o di riscontro negativo, per cercare di raggiungere un accordo, tramite la procedura di conciliazione. Oltre a segnalare all'Antitrust, l'associazione dei consumatori, ma anche il singolo cittadino, possono segnalare la pratica all'Arera, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente.