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Bimbo di 3 anni resta chiuso in auto, i carabinieri lo salvano

Paura a Vibonati, in provincia di Salerno. La portiera dell’auto si chiude accidentalmente con dentro chiavi e cellulare. La mamma chiede aiuto ai carabinieri.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Un bambino di 3 anni resta chiuso nell'auto della mamma per 30 minuti. Quando la donna era uscita dall'abitacolo, infatti, la portiera si era chiusa accidentalmente, lasciando all'interno chiavi e cellulare. In preda alla disperazione e al panico, la mamma ha cercato in tutti i modi di salvare il piccolo, ma senza riuscirci, fino a quando ha visto una pattuglia dei carabinieri che per fortuna stava passando per quella strada e ha chiesto immediatamente il loro aiuto. Così, i militari dell'Arma si sono messi subito all'opera e in pochi secondi sono riusciti a salvare il bambino e a restituirlo alla sua mamma.

Paura a Vibonati, il dramma del bimbo chiuso in auto

L'episodio è avvenuto a Vibonati, in provincia di Salerno, dove i militari del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sapri hanno salvato il bambino rimasto per circa 30 minuti bloccato all'interno della vettura della madre, che quando si è accorta di quanto era accaduto è stata subito colta dalla disperazione. Preoccupata, molto probabilmente, anche per il gran caldo che si sta registrando in questi giorni.

Il piccolo salvato dai carabinieri

La donna, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe stata impossibilitata ad intervenire e a chiamare i soccorsi perché avrebbe lasciato accidentalmente le chiavi e il cellulare nell'abitacolo. In preda al panico, ha chiesto l'aiuto dei militari dell'Arma, impegnati in un servizio di pattuglia, per liberare il figlio rimasto prigioniero nella vettura a causa dell'attivazione automatica della chiusura centralizzata.

I carabinieri, a quel punto, sono riusciti a rompere il vetro del finestrino e ad estrarre il bimbo, che all'esito di una visita medica, è risultato fortunatamente in buone condizioni di salute. Solo un grosso spavento, insomma, per la genitrice. Ma tutto è finito bene.

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