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Covid 19

Benevento, il poliziotto Gino Voccola ucciso dal Covid19: aveva 51 anni

Lutto tra le fila della Polizia di Stato, nella Questura di Benevento: è morto il vice ispettore Gino Voccola, in servizio alla Squadra Mobile, ucciso dal Coronavirus a 51 anni. Il poliziotto era stato ricoverato all’ospedale di Benevento lo scorso 22 gennaio a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute.
A cura di Valerio Papadia
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Lutto nella Polizia di Stato per la morte del vice ispettore Luigi Voccola, da tutti conosciuto come Gino, stroncato dal Coronavirus a 51 anni: ricoverato lo scorso 22 gennaio all'ospedale Rummo di Benvento a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, dopo la positività al Sars-Cov-2, il vice ispettore Voccola è deceduto nel nosocomio sannita nelle scorse ore. In servizio presso la Squadra Mobile della Questura di Benevento, in passato aveva prestato servizio anche tra le fila della Polizia Stradale di Grottaminarda, nella provincia di Avellino e in quella di Benevento, prima del passaggio alla Mobile.

Tantissimi i messaggi di cordoglio, pieni di dolore, che sono apparsi sui social network dopo la morte di Gino Voccola. "Per un mese e mezzo ha combattuto la sua battaglia, fino a quando è stato costretto ad arrendersi. Non era nel suo stile, ma Gino Voccola stavolta nulla ha potuto contro questo maledetto virus che se lo è portato via per sempre" è il messaggio comparso su Facebook nel gruppo "Noi poliziotti per sempre".

"Piango con tutta la Questura di Benevento per Gino Voccola. Dal giorno del suo ricovero, in ogni ufficio, all'impiedi, abbiamo pregato, insieme, per vederlo ritornare. Offriamo, ora, le nostre lacrime, perché viva per sempre nell'abbraccio di Gesù Misericordioso. Ognuno, come un bambino incredulo, piange ai piedi della Croce. La speranza della Risurrezione, a fatica, si fa strada, tra il dolore e lo sgomento. La Vergine Maria consoli il figlio, la famiglia tutta, l'intera Questura di Benevento.Siamo tutti in silenzio, stretti in un unico abbraccio, da qui all'Eternità. Ciao Gino" ha scritto invece don Giancarlo D'Ambrosio, prete della chiesa della Madonna della Purità San Pio e San Leone di Montesarchio.

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