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Covid 19

Benevento, il giornalista Gianluca Mannato muore di Covid a 44 anni. Il ricordo del sindaco Mastella

Commovente il messaggio che il sindaco di Benevento Clemente Mastella ha dedicato alla memoria di Gianluca Mannato, giovane giornalista ucciso dal Coronavirus a 44 anni. “Ti ricorderò sorridente e scanzonato, giovane compagno di una parte della mia vita, che volge al crepuscolo” ha detto il primo cittadino sannita.
A cura di Valerio Papadia
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La comunità di Benevento è in lutto per la morte di Gianluca Mannato, giovane giornalista ucciso dal Coronavirus a 44 anni. Dopo essere risultato positivo al tampone che rileva la presenza del Sars-Cov-2, Mannato era stato ricoverato qualche giorno fa all'ospedale Rummo di Benevento, dove improvvisamente le sue condizioni di salute si sono aggravate, fino al ricovero in Terapia Intensiva e, purtroppo, al decesso. Tantissimi i messaggi di coloro che, anche se brevemente, hanno conosciuto Gianluca, molto apprezzato nel capoluogo sannita sia professionalmente che umanamente. Tra i messaggi di cordoglio, commovente quello del sindaco di Benevento Clemente Mastella, che al giovane giornalista ha dedicato un lungo ricordo su Facebook:

Gianluca Mannato, un giovane di appena 44 anni, cui volevo bene, è morto. Il Covid lo ha stroncato. Questa strana implacabile malattia non fa sconti a nessuno. E pensare che nella nostra Comunità c’è chi fa finta di nulla. Invece si muore, si muore. Muoiono anche i giovani. Lo ricordo con affetto immenso, ricordo le giornate assieme, ricordo la sua vicinanza nei miei momenti più difficili, ricordo la sua passione per la Juve, unico motivo di scherzosa distanza tra noi. Non potrò più telefonargli dopo le partite

Il primo cittadino sannita continua così il suo lungo e commosso ricordo di Gianluca Mannato:

L’ho sentito sabato per l’ultima volta, mentre, in ambulanza, andava in ospedale. Allora eravamo fiduciosi. Poi, poi. Ci chiediamo perché. Perché Signore, perché? A volte non capiamo ed io stento a capire il perché. La fede vacilla. Eppure ci sarà un perché, che, oggi, non comprendo. Ma noi, Signore, ti ringraziamo per avercelo dato, anche se dispiaciuti per avercelo tolto. Ti ricorderò sorridente e scanzonato, giovane compagno di una parte della mia vita, che volge al crepuscolo

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