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Covid 19

Baretti chiusi alle 23 in Campania, i gestori in piazza: “L’ordinanza di De Luca ci distrugge”

Manifestazione di protesta a Santa Lucia dei gestori di baretti, ristoranti e altri locali della movida contro l’ordinanza anti-Covid di De Luca che ha imposto la chiusura alle 23: “Così le attività falliranno. Subito correttivi”. Delegazione ricevuta in Regione. Confcommercio: “Presto incontro col governatore”.
A cura di Pierluigi Frattasi
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“Non vogliamo chiudere i negozi. Sì a maggiori controlli, ma quest'ordinanza rischia di distruggerci. A serio rischio la tenuta economica delle attività commerciali”. I gestori di baretti, gelaterie, pasticcerie e locali notturni, ma anche ristoranti e pizzerie, scendono in piazza contro l'ultima ordinanza anti-Covid19 del governatore Vincenzo De Luca che ha imposto lo stop alle attività alle ore 23 durante i giorni lavorativi e alle 24 nel weekend. E ai ristoranti l'obbligo di far entrare l'ultimi cliente alle 23. Stamattina, i rappresentanti delle attività commerciali si sono dati appuntamento in via Santa Lucia per una manifestazione pacifica di protesta, tutti indossavano la mascherina. Nello spiazzo antistante la sede della Regione Campania sono state installate delle sedie di vimini con striscioni, cartelli e dei cartonati giganti di chiavi rosse e nere, a simboleggiare le chiavi dei negozi che rischiano il fallimento.

Confcommercio: "Presto incontro con De Luca"

Presenti, tra gli altri, i rappresentanti di Confcommercio Campania, Fipe (Federazione Italiana Pubblici Esercizi), Silb, Chiaia Night, l'associazione dei baretti, Chiaia District, l'associazione dei commercianti di Chiaia. La questione è all'attenzione dell'assessorato regionale alle Attività Produttive, guidato da Antonio Marchiello, che sta monitorando la situazione e ha ricevuto una delegazione dei manifestanti. Non sono esclusi correttivi all'ordinanza nei prossimi giorni. Molto dipenderà dall'andamento della pandemia del Coronavirus: "Abbiamo avuto rassicurazioni su un incontro, forse già la prossima settimana, con il presidente De Luca e la task force – dice Pasquale Russo, direttore generale Confcommercio Campania – Non siamo contrari alle misure di contenimento, siamo contrari a quelle misure che non contengono i contagi e questa ordinanza non ha nessun effetto sul contenimento dei contagi".

I commercianti: “No alle chiusure dei negozi”

L'ordinanza 77 del governatore De Luca sugli orari dei locali della movida ha subito scatenato le reazioni polemiche dei gestori. “No ad una sola attività commerciale chiusa – recitano i cartelli di protesta – Sì ad un maggior controllo delle misure di prevenzione della salute. Economia e salute insieme in risposta all'emergenza sanitaria. Diciamo no alle chiusure”. “L'ordinanza regionale – commenta uno dei manifestanti – è più restrittiva di quella nazionale. Il governo non ha previsto le stesse misure e non si capisce perché alle 23 debbano chiudere solo i baretti, quando c'è folla anche da altre parti”. "Gli assembramenti si creano al di fuori e non dentro ai locali – commenta un altro gestore – chiudere anticipatamente non assicura in maniera automatica che non si saranno persone che comunque si fermano in strada". Intanto, anche il Comune di Napoli sta lavorando ad una delibera sulla movida, annunciata dal sindaco Luigi De Magistris, per regolare meglio la vita notturna in città in questa fase di ripresa dei contagi. Tra le ipotesi al vaglio quella della pedonalizzazione della Ztl di Chiaia e una migliore distribuzione dei flussi di avventori in città.

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