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Barelle al Pronto Soccorso, si dimettono 25 medici del Cardarelli: “Ore d’attesa per una visita”

La lettera dei medici del Pronto Soccorso: “Negata l’assistenza. Impossibile lavorare così”. La direzione dell’Ospedale: “Torneremo alla normalità”
A cura di Pierluigi Frattasi
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Assalto dei pazienti al Pronto Soccorso del Cardarelli, dove ormai sono tornate le barelle, come prima del Covid. Una situazione diventata insostenibile, tanto che 25 medici hanno protocollato stamattina una lettera di preavviso di dimissioni: “Impossibile garantire un'assistenza adeguata ai pazienti in queste condizioni”. Il caos barelle era stato denunciato dalla Cgil Fp negli scorsi giorni, con il ritorno dei pazienti sulle barelle al Pronto Soccorso, come riportato da Fanpage.it.

Le dimissioni dei 25 medici del Cardarelli

La lettera provocatoria dei 25 medici del Pronto Soccorso del Cardarelli – ma sintomo comunque di un malessere concreto – è stata annunciata nel corso della conferenza stampa della Funzione Pubblica Cgil di Napoli, con la partecipazione di Pino Visone, delegato Fp Cgil Medici. I medici denunciano nella lettera “una grave situazione di sovraffollamento con molti pazienti costretti ad aspettare alcune ore prima di essere sottoposti a visita. Al pronto soccorso del nosocomio partenopeo in questi ultimi giorni si sono registrati fino a 170 accessi. Precarie le condizioni della struttura con malati sulle barelle e mancato rispetto del distanziamento”.

Il Cardarelli: “Torneremo presto alla normalità”

La Direzione Strategica dell'Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli intanto si è attivata per fronteggiare l'emergenza e comunica “di aver attivato ogni possibile provvedimento atto a decongestionare il DEA (dipartimento emergenza e accettazione) e ripristinare in tempi brevi la normale attività. Ci siamo attivati sia nei riguardi della nostra organizzazione interna, con l'obiettivo di rendere possibile il maggior numero di trasferimenti dal Pronto Soccorso ai vari reparti – spiega il direttore generale Giuseppe Longo – sia di concerto con la rete dell'emergenza territoriale 118 per favorire il trasferimento di pazienti verso altre strutture del territorio”.

Obiettivo è “consentire all'area di emergenza-urgenza del Cardarelli di proseguire in un'attività fondamentale per i bisogni di salute dei cittadini, anche in condizioni di pressione straordinaria. Siamo consapevoli dell'enorme lavoro che grava su tutto il personale, al quale va il nostro ringraziamento, e non smetteremo mai di impegnarci per fare in modo che questa Azienda Ospedaliera sia sempre più attrezzata per fare fronte anche a situazioni di straordinario afflusso”.

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Borrelli (Europa Verde): "Aprire i Ps dei Policlinici"

"Il Pronto soccorso del Cardarelli è in crisi – commenta il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli –  Ci sono barelle ovunque. Tanti cittadini ci stanno inviando foto e segnalazioni, preoccupati per una situazione che si sta aggravando di ora in ora". Nelle segnalazioni arrivate a Borrelli un cittadino scrive: "La situazione è oscena, non ci sono posti e soprattutto non c’è abbastanza personale medico. Mio padre è malato di tumore e lo tengono lì nella stanza del pronto soccorso perché non hanno posti liberi”

"Ho già allertato il direttore generale dell'azienda sanitaria – conclude Borrelli – Questa crisi deve essere gestita con la massima attenzione evitando ulteriori ripercussioni verso i pazienti. Sappiamo che il personale medico del Cardarelli ce la mette tutta ogni volta e non dice mai no a un ricovero però non possiamo neanche permettere che l'ospedale si trasformi in un lazzaretto casomai perché ancora si aspetta che i Policlinici aprano i loro pronto soccorso. Aperture annunciate da tempo e mai realizzate con mille trucchetti e giochi di prestigio burocratici. Una vicenda inaccettabile e incomprensibile che ancora oggi grida vendetta".

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