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Avellino, entra in chiesa col cane e urla contro i carabinieri intervenuti: arrestato

Un 45enne di Atripalda entra nella Chiesa del Santissimo Rosario sul corso Vittorio Emanuele con il proprio cane, poi inizia a infastidire i fedeli. Arrivano i carabinieri, ma l’uomo inizia ad inveire contro di loro e si rifiuta di farsi identificare. Bloccato, deve rispondere ora di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, rifiuto d’indicazioni sulla propria identità personale e detenzione e porto abusivo di arma bianca: con sé, infatti, aveva anche un coltello.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Entra in chiesa con cane al seguito, poi inveisce contro i carabinieri intervenuti che, a fatica, riescono a calmarlo e portarlo fuori, dove è stato arrestato. Una Domenica delle Palme diversa dal solito quella vissuta ad Avellino, nella Chiesa del Santissimo Rosario sul corso Vittorio Emanuele, nel cuore del capoluogo irpino, e terminata con l'arresto di un 45enne di Atripalda, che deve ora rispondere di diversi reati.

L'uomo era entrato in chiesa con il proprio cane: un gesto di per sé non vietato dalla legge (che consente l'ingresso di animali domestici "negli uffici pubblici, nelle strutture residenziali, nelle scuole e nei luoghi di culto", purché i cani siano al guinzaglio ed il proprietario abbia con sé una museruola a vista "da utilizzare su richiesta del responsabile del locale o del servizio stesso"). Ma nello specifico, l'uomo ha poi iniziato a disturbare i fedeli presenti all'interno della chiesa durante la cerimonia religiosa, tanto che sono dovuti intervenire i carabinieri di Avellino. Ma neanche alla vista dei militari dell'Arma ha calmato l'uomo che anzi ha iniziato ad inveire contro gli stessi carabinieri, anche con frasi volgari ed ingiuriosi, rifiutandosi anche di fornire le proprie generalità e provando a divincolarsi dai controlli. Alla fine, a fatica, è stato bloccato e tranquillizzato: con sé aveva anche un coltello a serramanico, trovato durante la perquisizione personale. Alla fine, il 45enne di Atripalda è stato arrestato e portato ai domiciliari, in attesa di rispondere davanti al giudice per i reati di resistenza e violenza a pubblico ufficiale, rifiuto d'indicazioni sulla propria identità personale e detenzione e porto abusivo di arma bianca.

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