Attacco hacker al Comune di Napoli, mail bombing ai consiglieri dopo la mozione pro-Gaza

Attacco hacker al Comune di Napoli: mail bombing ai consiglieri comunali dopo l'approvazione della mozione per Gaza, votata nella seduta del 2 luglio scorso, che chiedeva all'amministrazione del sindaco Gaetano Manfredi di "rescindere ogni collaborazione con enti e istituzioni israeliane legate all’attuale governo, privilegiando rapporti con organizzazioni pacifiste" e prevedeva "azioni concrete di assistenza umanitaria e il sostegno al riconoscimento dello Stato di Palestina". Dopo quella votazione, che ha suscitato anche polemiche in città, le poste elettroniche di diversi consiglieri comunali sono state prese d'assalto dai pirati informatici che le hanno bombardate con email di protesta, come denuncia il consigliere Toti Lange: "Consiglieri Comunali di Napoli oggetto di mailbombing, vile attacco Hacker, sui propri indirizzi di posta ordinaria istituzionale! Si presume a causa della mozione, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale, in favore del popolo palestinese".
L'attacco, a quanto apprende Fanpage.it da fonti accreditate, ha riguardato molti consiglieri comunali, ma non tutti. Le email, scritte in inglese, sono firmate da sedicenti "elettori, americani e cittadini del mondo" ("constituents, Americans, and worldwide citizens") e si rivolgono al sindaco Manfredi e al consiglio comunale. Nella mail, che Fanpage.it ha potuto visionare si chiede di prendere le distanze dalle manifestazioni pro-Palestina di queste settimane. "Sono tutte strategie per nascondere le atrocità di Hamas contro palestinesi e israeliani", si legge. E, ancora, "abbiamo assistito con orrore all'invasione dei consigli comunali, delle commissioni, dei campus universitari e degli spazi pubblici e privati da parte dei manifestanti, con disinformazione, ideologia estremista e comportamenti violenti che minano il nostro stile di vita democratico e le nostre comunità pacifiche". "Il loro unico scopo – ancora – è radicalizzare e disinformare consigli comunali e campus universitari e creare una massiccia campagna di disinformazione per delegittimare Israele e promuovere l'annientamento dello Stato ebraico".