Arzano non è più zona rossa Covid. In un mese +209% contagi
Dalla mezzanotte appena trascorsa, Arzano non è più zona rossa. L'ordinanza, valida appunto fino alla mezzanotte del 4 novembre, è scaduta e non è stata rinnovata come invece accaduto per Marcianise ed Orta di Atella (prorogata per entrambe fino al 7 novembre). Da oggi, quindi, Arzano rientra nella "zona gialla" di cui fa parte da ieri l'intera Campania, e dove da domani dunque entrerà in vigore il nuovo DPCM firmato ieri dal governo.
Emergono, nel frattempo, i dati degli screening a cui si è sottoposta la popolazione, che aveva risposto in maniera "tiepida" nei primi giorni alla chiamata volontaria per sottoporti ai tamponi. Attualmente, sono 991 le persone positive in città: secondo comune della provincia dietro solo a Giugliano in Campania, che ha superato i 1.100 casi. La zona rossa era stata istituita proprio perché, in meno di un mese, il boom di contagi aveva fatto temere il peggio. Tra il 29 settembre ed il 20 ottobre, aveva spiegato l'ASL Napoli 2 Nord, vi era stato un incremento del 209,4% di positivi. Complessivamente, la città ha fatto registrare anche 250 guariti che, aggiunti ai 991 positivi attuali, fa schizzare i casi totali ben oltre i mille in città.
Da qui la decisione della Regione Campania di istituire una zona rossa ad Arzano, con il divieto di allontanamento e di accesso nel comune dell'hinterland partenopeo, la sospensione delle attività commerciali e produttive, nonché dei pubblici uffici. Decisione che scatenò inizialmente anche la protesta dei lavoratori e dei cittadini del comune napoletano, che protestarono veementemente contro le misure adottate nei loro confronti.