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Arrestato il nipote del boss Luigi Giuliano, ha accoltellato rivale in amore in un negozio

Si chiama Luigi Giuliano il 48enne che, l’1 novembre, ha accoltellato un uomo nel magazzino Trony di Pieve Modolena (Reggio Emilia). Non è una omonimia: è il nipote dell’ex boss di Forcella Luigi Giuliano, ora collaboratore di giustizia, e figlio del fratello Nunzio, dissociato dalla camorra e ucciso in un agguato nel 2005. L’aggressione per motivi di gelosia.
A cura di Nico Falco
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Dovrà comparire davanti al giudice mercoledì Luigi Giuliano, il 48enne arrestato per avere accoltellato il rivale in amore nel magazzino di elettronica Trony di Pieve Modolena, poco più di diecimila anime in provincia di Reggio Emilia. L'uomo, napoletano, è originario di Forcella, e non si tratta di una semplice omonimia: ha lo stesso nome dello zio, quel Luigi Giuliano "Lovigino" che per anni è stato il Re del quartiere del centro di Napoli (ed oggi è collaboratore di giustizia), ed è il figlio di Nunzio, dissociato dalla camorra e ucciso in un agguato a Posillipo nel 2005.

L'aggressione è avvenuta in pieno giorno il 1 novembre, nel negozio di via Fratelli Cervi. Giuliano, che risiede nel piccolo comune emiliano, ha colpito l'altro, anche lui napoletano, con otto fendenti, sferrati con un coltello di piccole dimensioni davanti a diversi clienti. La lite, stando a quanto ricostruito fino ad ora, sarebbe nata per motivi di gelosia: la vittima sarebbe l'attuale compagno di una donna che in passato era stata legata sentimentalmente al nipote del boss di Forcella. Giuliano avrebbe chiesto un incontro alla donna, ma lei avrebbe risposto che non avrebbe potuto vederlo perché era in un negozio per acquistare un elettrodomestico; il 48enne, sapendo che abitava nei pressi del magazzino, sarebbe andato lì pensando di trovarla e l'avrebbe vista con l'altro uomo.

Il 48enne era stato bloccato dalla Polizia, intervenuta sul posto; il 48enne è accusato di lesioni personali aggravate, sarà processato per direttissima. Migliorano, intanto, le condizioni della vittima, ancora ricoverata al Santa Maria Nuova: era arrivato al Pronto Soccorso in condizioni gravissime, ma i medici hanno escluso il pericolo di vita.

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