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Appalti truccati tra Campania e Sicilia, richieste 33 misure cautelari. Coinvolti imprenditori, casalesi e mafia

La Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli ha presentato al gip 33 richieste di misure cautelari per un presunto sistema di appalti truccati tra Campania e Sicilia; perno sarebbe un imprenditore già condannato, con contatti con Casalesi e la cosca Santapaola.
A cura di Nico Falco
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Immagine di archivio
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Imprenditori, funzionari pubblici e anche pregiudicati ritenuti legati al cartello dei Casalesi e alla mafia siciliana: tutti coinvolti in una inchiesta della Dda di Napoli, che ha presentato richieste di misure cautelari per 33 persone al fronte di 34 indagati complessivi. Le indagini, che si sono sviluppate tra Lazio, Campania e Sicilia, ruotano su presunti appalti truccati e intorno a una grossa società del trattamento rifiuti; complessivamente sono 34 le persone iscritte nel registro degli indagati, la figura chiave sarebbe un imprenditore già condannato in via definitiva per rapporti con i Casalesi, fazione Schiavone.

Tra i reati ipotizzati figurano corruzione, turbativa d'asta e associazione a delinquere di tipo mafioso. Nel dettaglio, la Procura ha chiesto 18 arresti in carcere, 9 ai domiciliari, 3 divieti di dimora, un obbligo di dimora e 2 divieti contrattare con la pubblica amministrazione per un anno. Le richieste di arresto dovranno essere vagliate dal gip, che sulla scorta degli elementi raccolti dalla Procura dovrà decidere se autorizzare o rigettare le misure cautelari.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l'imprenditore, nonostante la condanna già incassata, avrebbe continuato a collaborare con la camorra casertana e avrebbe stretto accordi anche con la cosca Santapaola della mafia per aggiudicarsi appalti anche in Sicilia; le presunte infiltrazioni sono state riscontrate in diversi comuni del Casertano e in varie Asl della Campania. Il ruolo dell'imprenditore si sarebbe così consolidato che anche altri clan si sarebbero rivolti a lui; tra questi il clan D'Alessandro, attivo a Castellammare di Stabia.

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