Al lido vietato cibo da casa, famiglia costretta a gettare il pranzo: “Pure lo scontrino sbagliato”

"Nel lido non si può portare il cibo da casa. Una famiglia con da madre e tre figli, di cui una figlia incinta, costretta a gettare il pranzo che aveva preparato nella spazzatura, dopo essere stata redarguita da un addetto alla sicurezza. Per non restare a digiuno, i quattro, appartenenti a una famiglia monoreddito, sono stati costretti a comprare una pizza al bar del lido. A completare il quadro, è stato rilasciato uno scontrino non fiscale in data odierna seppur con data diversa". A denunciare l'episodio, avvenuto in uno stabilimento di Villaggio Coppola, nel Casertano, è il parlamentare Francesco Emilio Borrelli (Alleanza Verdi-Sinistra): "Lo scontrino non fiscale, rilasciato con data diversa – ha aggiunto il deputato ambientalista – è uno dei motivi oggetto della segnalazione effettuata alla Guardia di Finanza".
Borrelli (Avs): "Nessuno può impedire di portare cibo in spiaggia"
L’episodio è stato segnalato al deputato Francesco Emilio Borrelli, che spiega: “Ci arrivano diverse segnalazioni su divieti eccessivi che stanno diventando prassi in alcuni lidi balneari. C’è bisogno di chiarezza: gli stabilimenti balneari possono far pagare solo i servizi; la spiaggia è un bene pubblico, appartenente al Demanio, e anche quando un tratto di arenile è dato in concessione a un privato, resta il diritto di tutti ad accedere al mare e alla battigia gratuitamente. Nessuno può impedirti di portare cibo e bevande in spiaggia o persino all’interno di uno stabilimento balneare e invece ogni estate compaiono cartelli con divieti assurdi: ‘Vietato introdurre cibo all’interno dello stabilimento', ‘Ingresso consentito solo ai clienti', ‘Si paga per accedere alla spiaggia'. Spesso queste regole non hanno alcun valore legale e penalizzano invece le tantissime attività che rispettano le norme e sono accoglienti nei confronti dei loro ospiti”.
La famiglia, secondo quanto ricostruito da Borrelli, composta da madre e tre figli di cui una incinta, si è recata questa mattina, domenica 3 agosto, in un noto lido al Villaggio Coppola, "pagando regolarmente 25 euro per entrare. Al momento del pranzo hanno preso dalle borse il cibo che avevano preparato in casa (pasta all’insalata) ma sono state subito fermate da un addetto alla sicurezza che ha fatto presente che sul lido non era possibile consumare quel tipo di cibo. Nonostante diverse insistenze, per evitare ulteriori discussioni, ai malcapitati non è rimasto da fare che gettare nella spazzatura quanto avevano portato da casa e comprare una pizza al bar del lido".
“Siano stati costretti a gettare tutto quello che avevamo preparato a casa, una semplice insalata di pasta, per acquistare poi una pizza – ha spiegato la sfortunata protagonista di questo episodio. Non volevo rovinare la giornata di mare ai miei figli e per questo ho ceduto alle richieste del servizio di sicurezza del lido. Ma tutto questo non mi sembra giusto. Non possono chiedere di aggiungere obbligatoriamente ai costi di ingresso anche quelli del bar, per una famiglia monoreddito come la nostra diventa difficile”.