video suggerito
video suggerito

Agguato a Barra, ferito 41enne ritenuto fedelissimo di Francesco Pio Valda

Raggiunto da colpi di pistola in strada Luigi Minichino; era stato coinvolto nelle indagini sul gruppo emergente degli Aprea-Valda, guidato da Francesco Pio Valda.
A cura di Nico Falco
10 CONDIVISIONI
Immagine

Due colpi di pistola all'addome, uno alla gamba destra: è possibile che, chi ha sparato contro Luigi Minichino, 41enne di Torre del Greco, ricoverato nel primo pomeriggio di oggi all'Ospedale del Mare di Ponticelli, avesse intenzione di uccidere. Il ferimento è avvenuto tra le strade di Barra, quartiere di Napoli Est, sull'accaduto sono in corso indagini della Polizia di Stato; l'uomo è ritenuto dagli inquirenti fedelissimo di Francesco Pio Valda, considerato capoclan emergente e in carcere per l'omicidio di Francesco Pio Maimone, il pizzaiolo ucciso da una pallottola vagante agli chalet di Mergellina.

Agguato a fedelissimo di Francesco Pio Valda

Sulla vicenda le indagini sono condotte dalla Squadra Mobile di Napoli e dai poliziotti del commissariato San Giovanni – Barra. Minichino, pregiudicato per vari reati, sarebbe stato colpito in Quarta Traversa Via Villa Bisignano, a Barra, poco distante dal rione Bisignano, considerato il feudo del clan Cuccaro-Aprea.

Il 41enne è stato trasportato da un familiare all'Ospedale del Mare, dove sono intervenuti gli agenti del commissariato di Ponticelli, su segnalazione dei sanitari, come da prassi in questi casi. Per l'uomo è stato escluso il pericolo di vita. La dinamica resta per il momento da ricostruire.

Le indagini contro i clan Aprea-Valda

Minichino viene accostato a Francesco Pio Valda, attualmente detenuto per camorra e per l'omicidio di Francesco Pio Maimone. Proprio indagini relative a quella vicenda il 41enne era anche finito in manette, tra i destinatari di una ordinanza eseguita nel marzo 2024, accusato di essere il custode delle armi del clan Aprea-Valda e di avere detenuto, in concorso con Valda, una pistola e una scatola di munizioni calibro 38.

Nell'aprile successivo i giudici del Tribunale del Riesame avevano, però, accolto l'istanza presentata dall'avvocato di Minichino, Leopoldo Perone, e avevano annullato la misura cautelare, sancendo la scarcerazione.

10 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views