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A Somma Vesuviana scoperte statue ed edifici antichi, risalgono al I secolo dC

Nella Villa Augustea a Somma Vesuviana, nel Napoletano, scoperta una stanza decorata con marmi colorati pregiati, una elegante statua di adolescente, una cisterna di epoca romana. Secondo gli ultimi studi, i ritrovamenti, scoperti al di sotto del sito attuale potrebbero essere più antichi e risalire addirittura al I secolo dC.
A cura di Pierluigi Frattasi
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Una stanza decorata con marmi colorati pregiati, una elegante statua di adolescente, una cisterna di epoca romana. Sono le nuove importanti scoperte archeologiche avvenute nel sito della Villa Augustea a Somma Vesuviana, nel Napoletano. Secondo gli ultimi studi, i ritrovamenti, scoperti al di sotto del sito attuale risalente all'eruzione del 472 dC, potrebbero essere più antichi e risalire addirittura al I secolo dC, l'età della dinastia Giulio-Claudia, alla quale appartenne l'imperatore Ottaviano Augusto. Il sindaco di Somma Vesuviana Salvatore Di Sarno sottolinea che “è necessario un intervento sovracomunale per riqualificare l’area. È fondamentale l’aiuto da parte delle istituzioni sovracomunali in quanto ritengo che su Somma possa nascere un turismo non di prossimità ma un turismo che rimarrà nel tempo. Questo è quello che cercherò di fare nei prossimi anni”. E Rosalinda Perna, assessore ai Beni Culturali del Comune di Somma aggiunge: “è un appello al Ministro Dario Franceschini a venire a Somma Vesuviana per vedere un patrimonio di tutti”.

Scoperta una stanza con marmi colorati

Ma cosa hanno trovato gli archeologi a Somma Vesuviana? Marmi colorati e di grande pregio, mai prima trovati a Somma Vesuviana, provenienti da stanze ancora sotterrate; materiale vulcanico attualmente oggetto di studio ed ancora un’ambiente cilindrico sulla cui epoca sono in corso verifiche, la parte esterna di una grande cisterna, un pavimento rinvenuto in profondità che potrebbe risalire al primo secolo dopo Cristo. Secondo gli archeologi c’è ancora tanto da scoprire.

Per Satoshi Matsuyama, ricercatore dell'Università di Tokyo, “quest’anno abbiamo fatto un saggio ancora più profondo proprio per andare alla ricerca di tracce antecedenti al 79 d.C. e in profondità abbiamo trovato una pavimentazione che potrebbe risalire al primo secolo dopo Cristo, ma non abbiamo ancora prove dell’eruzione del 79 d.C. È venuto alla luce un ambiente cilindrico dove abbiamo trovato molti frammenti di marmo, che in origine decoravano, e che finora non avevamo mai trovato. Non erano state mai trovate prove di una stanza così ben decorata. Dunque pensiamo che potrebbero venire alla luce altre stanze ed altri edifici ancora più belli e di più fastosa decorazione. Abbiamo trovato pomice piroclastica che esamineremo nei prossimi mesi in laboratorio, considerando che al momento mancano testimonianze certe dell’eruzione del 79 d.C.”.

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Scoperta una statua di un adolescente

Mentre il professore Antonio De Simone, archeologo Suor Orsola Benincasa: “Abbiamo trovato una costruzione esterna che dobbiamo esaminare con grande attenzione e il margine di una grande cisterna collegato con un impianto di cisterna ancora più antico”. Dunque gli studi sono in corso ma è stata trovata anche la statua di un adolescente che in origine poteva essere collocata in una delle nicchie accanto all’ormai famoso giovane Dioniso con pantera. “Abbiamo una costruzione esterna che dobbiamo studiare e il margine di una grande cisterna collegato con un impianto di cisterna ancora più antico. Sono strutture pertinenti alla villa – ha affermato Antonio De Simone – e che dunque danno della villa una dimensione molto più monumentale”.

“Nella fase iniziale dello scavo – aggiunge Satoshi Matsuyama – c’era l’ipotesi che la villa romana di Somma Vesuviana fosse dell’Imperatore Augusto. Nel primo anno del nostro scavo, i colleghi vulcanologi hanno scoperto materiale vulcanico dell’eruzione del 472 d.C. a dimostrazione dunque che questa Villa è stata costruita dopo l’eruzione del 79 d.C. e dunque l’ipotesi iniziale sembrava tramontare. In questi ultimi 4 anni abbiamo invece fatto saggi più profondi, ad esempio dove non si trova il pavimento. Abbiamo trovato elementi architettonici più antichi. L’edificio si appoggerebbe direttamente ad un muro più antico e dunque siamo convinti che sotto potrebbe esserci qualcosa antecedente al 472 d.C. e dunque di più antico".

"Quest’anno – conclude – abbiamo fatto un saggio ancora più profondo proprio per andare alla ricerca di tracce antecedenti al 79 d.C. ma al momento non siamo riusciti a trovare una testimonianza chiara sull’eruzione del 79. Anche perché in profondità abbiamo trovato una pavimentazione che potrebbe risalire a quell’epoca ma non prove dell’eruzione del 79 d.C. Inoltre lo scavo è interessante anche per vedere le tecniche di costruzione dei romani. E’ venuto alla luce un ambiente cilindrico dove abbiamo trovato molte frammenti di marmo, pertinenti a decorazioni parietali, che non avevamo mai trovato. Non era stata mai trovata tracce di stanze così ben decorate. Dunque pensiamo che potrebbero venire alla luce altre stanze ed altri edifici ancora più belli e di più ricca decorazione. Abbiamo trovato pomice piroclastica ma che stiamo ancora studiando”.

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