A Serre nel Salernitano arrivano i rifiuti dalla Tunisia, il Comune insorge: “Non li vogliamo”

Il Comune di Serre, nel Salernitano, scende in piazza contro l'arrivo dei container con i rifiuti dalla Tunisia. Per anni i cumuli sono rimasti bloccati nel porto africano di Sousse, dove li aveva spediti la Regione Campania nell'estate del 2020. Adesso, però, stanno per tornare e saranno stoccati nell'area militare di Persano, dove saranno analizzati, per poi essere infine inviati fuori regione per lo smaltimento. Ma quanto resteranno a Persano i container? Domanda che preoccupa i cittadini di Serre. Il sindaco Franco Mennella ha anticipato una manifestazione di protesta per la giornata di oggi, martedì 22 febbraio 2022: "Saremo presenti in prossimità dei due ingressi che danno accesso al Comprensorio militare di Persano per costituire dei presidi permanenti".
Il Comune: "Faremo ricorso"
Il Comune di Serre si dice pronto a fare ricorso: "Oltre che perseguire tutte le vie legali e amministrative – scrive il primo cittadino – porteremo avanti ogni forma di protesta pacifica sul campo, per scongiurare l'arrivo dei containers carichi di rifiuti che già nelle prossime ore sbarcheranno nel porto di Salerno. Il mio appello è rivolto a tutti i cittadini di Serre e della Piana del Sele a partecipare a questa importante e vitale battaglia per la tutela e la salvaguardia dell'ambiente e della salute pubblica. Da soli saremo niente, insieme si potranno muovere le montagne".
I rifiuti, intanto, sono sulla via del rientro, in base allo schema di Accordo con la Provincia di Salerno e l'Ente d'ambito per il ciclo dei Rifiuti in provincia di Salerno approvato dalla Regione Campania. I container in esame sono quelli arrivati in Tunisia nell'estate 2020 e al centro di una indagine per traffico di rifiuti avviata nel novembre dello stesso anno: 282 container, partiti dal porto di Salerno e stoccati in quello di Susa.
L'inchiesta aveva portato all'arresto di 12 persone, tra cui un ministro e diversi funzionari, e al sequestro di 212 container di rifiuti; secondo le autorità tunisine in quei container non c'erano rifiuti del tipo dichiarato. Già nel dicembre 2020 la Regione Campania si era impegnata a riportare i rifiuti in Italia entro 90 giorni, promessa che però è stata poi disattesa. L'azienda proprietaria dei container, la Arkas, ha citato in giudizio per 10 milioni di euro la Regione Campania, l'Italia e l'azienda dei rifiuti.
