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A Scafati c’è una famiglia che, quando piove molto, deve tornare a casa in barca

A Scafati, in provincia di Salerno, una famiglia resta intrappolata ogni volta che il fiume Sarno esonda: la strada diventa un fiume e mamma e figli sono costretti a usare una barca.
A cura di Nico Falco
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C'è una famiglia che, per tornare a casa, usa l'automobile fino a un certo punto. Poi deve proseguire navigando per un'altra manciata di metri, su una piccola imbarcazione barcollante, fino a raggiungere la soglia. Ma lasciate da parte qualsiasi idea di romantico isolamento, di un castello arroccato su chissà quale isolotto in mezzo al mare: questa famiglia abita nella provincia di Salerno, a ridosso con quella di Napoli, e quello che devono attraversare prima di poter mettersi al caldo è il viottolo di casa, che quando il fiume Sarno esonda diventa come un fossato medievale riempito di acqua sporca e puzzolente.

Incredibile? Abbastanza. Eppure, ecco le immagini che arrivano da via Longola, a Scafati: mamma e figli che si avvicendano sulla barchetta (che, come ogni imbarcazione che si rispetti, ha anche un nome: si chiama "Annarita e Vito", in onore dei due ragazzi) e tra qualche colpo di remi, e qualche manovra d'emergenza con una bagnarola (perché imbarca anche acqua), si fanno largo fino a casa. Consapevoli di vivere un paradosso, ma un paradosso che ormai fa parte della loro vita e che nessuno, da anni, è riuscito mai a risolvere.

Situazione anche per certi versi divertente, sicuramente curiosa, ma soltanto a guardarla dall'esterno. Per chi la vive, invece, non c'è proprio nulla da ridere. Perché, come è facile immaginare, quella barchetta è il simbolo dell'impossibilità di arrivare all'appartamento con qualsiasi altro mezzo, ambulanze comprese. Qualche settimana fa, come riporta Il Mattino a firma di Rossella Liguori, i sanitari del 118 erano rimasti bloccati per via dell'acqua e non erano riusciti a raggiungere l'abitazione per soccorrere una anziana che aveva accusato un malore. E, quando la donna era morta, lo stesso problema si era ripresentato anche nel giorno dei funerali: per "risalire il fiume" la bara era stata caricata su una jeep.

Il problema non è nuovo, esiste almeno da 30 anni e lo conosce bene anche il sindaco di Scafati, Cristoforo Salvati, che ha manifestato solidarietà alla famiglia e ha evidenziato la necessità di un intervento globale sull'area. A Fanpage.it la famiglia spiega che le abitazioni di quella strada, originariamente nate come abusive, sono state tutte condonate. Non è però seguito nessun intervento sulla strada, che da via di campagna è diventata in pratica residenziale. E così, ogni volta che la pioggia fa esondare il fiume Sarno, l'acqua viene spinta verso via Longola, travolgendo tutto. Le case sono leggermente rialzate, una trentina di centimetri per evitare di finire allagate, ma la strada diventa un fiume. E, in quei casi, c'è poco da scegliere: barchetta e colpi di remi.

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