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Rider colpito da infarto, Raffaele lo salva con un massaggio cardiaco: “Ma non sono un eroe”

Raffaele Coppola, 35 anni, ha salvato la vita di un rider colpito da un arresto cardiaco alla Riviera di Chiaia. “Mi sono commosso quando la famiglia è venuta a ringraziarmi”
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Raffaele Coppola assieme alla compagna. [Foto per gentile concessione di Raffaele Coppola per Fanpage.it]
Raffaele Coppola assieme alla compagna. [Foto per gentile concessione di Raffaele Coppola per Fanpage.it]

Un rider colpito da un malore, un uomo di 35 anni che riesce ad intervenire e gli salva la vita. Una storia a lieto fine che arriva dalla Riviera di Chiaia, a Napoli. Il protagonista è Raffaele Coppola, 35enne napoletano, sposato a padre di una bimba, che lavora come inserviente pulitore in un condominio del posto nonché come portiere quando è assente il titolare. Era lui ad essere presente quando è avvenuta la vicenda, evitando peggiori conseguenze al rider. Il tutto davanti alle telecamere di videosorveglianza presenti e che hanno ripreso il tutto.

"Ma non mi sento un eroe", ha spiegato a Fanpage.it, preferendo invece "dedicare questa lieto fine ai miei genitori". La vicenda è accaduta qualche giorno fa: il rider si trova ora all'ospedale Don Bosco di Napoli, per le cure del caso. Il rider, 62enne, è stato colpito infatti da un arresto cardiaco durante una consegna: l'intervento immediato di Raffaele, nonché dei sanitari del 118 arrivati subito dopo, ha impedito il peggio.

La vicenda è avvenuta all'esterno del condominio: dalle telecamere di sicurezza, si vede il rider risalire sul proprio motorino quando, improvvisamente, inizia a barcollare e finire a terra. Alcuni passanti assistono alla scena, e sentendo le urla Raffaele accorre: solleva il rider e gli applica un massaggio cardiaco, oltre alla respirazione bocca a bocca. "Per fortuna", ha spiegato a Fanpage.it, "in pochi minuti sono arrivati anche i soccorsi con un'autoambulanza del 118, che lo ha portato subito in ospedale".

Raffale Coppola aveva appreso la tecnica del massaggio cardiaco durante un corso sostenuto anni prima, quando lavorava nella vigilanza non armata, ma per tutto il tempo era rimasto a telefono con un medico del 118. Prima di sapere che l'uomo si fosse salvato, tuttavia, è passato del tempo e cioè quando i familiari del rider sono andati in portineria per ringraziarlo. "Si è trattato di un momento di grandissima commozione che dedico ai miei genitori", ha spiegato Raffaele a Fanpage.it, che in queste ore è stato letteralmente travolto dall'affetto sui social di quanti hanno saputo la sua storia.

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