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A Napoli occupato il Liceo Vittorio Emanuele II: “No a Dad e all’alternanza scuola lavoro”

Gli studenti occupano il Liceo Vittorio Emanuele II di Napoli per dire no alla Dad e all’alternanza scuola lavoro. Striscione all’ingresso di via San Sebastiano.
A cura di Giuseppe Cozzolino
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Lo striscione degli studenti dopo l'occupazione del liceo Vittorio Emanuele II.
Lo striscione degli studenti dopo l'occupazione del liceo Vittorio Emanuele II.

Gli studenti del liceo Vittorio Emanuele II di Napoli hanno occupato nel pomeriggio di oggi, lunedì 31 gennaio, l'edificio De Sanctis che si trova su via San Sebastiano, in pieno centro, per protestare contro Dad e alternanza scuola lavoro. I ragazzi hanno poi messo uno striscione che rivendica l'occupazione e spiegato i motivi che li hanno portati  questo gesto: "La pandemia ha creato nuove problematiche ed acuito quelle strutturali che durano da anni", spiegano i ragazzi del liceo classico napoletano.

Il Liceo Vittorio Emanuele II ha una lunghissima tradizione: fu il primo liceo napoletano fondato dal Regno d'Italia, e presto per l'elevato numero di succursali dovette "scindersi" in altri istituti. Resta insomma uno dei punti di riferimento anche per quanto riguarda il Movimento Studentesco italiano, considerato oltre che un liceo storico anche un simbolo del capoluogo partenopeo.

"Ogni giorno a causa dell'elevatissimo numero di contagi sempre più classi sono costrette a ricorrere a questa logorante e odiosa didattica a distanza", spiegano i ragazzi, "ed è evidente la totale mancanza di investimenti nell'edilizia scolastica e nei mezzi di trasporto, fondamentali per garantire il diritto all'istruzioni". La didattica a distanza viene definita inoltre "alienante, distruttiva dal punto di vista psicofisico e classista, perché non tutti hanno la possibilità di sostenerne le spese", nonché "del tutto insufficienti". Ma nel mirino è finita anche l'alternanza scuola lavoro, "che nei giorni scorsi si è resa di nuovo tristemente nota", spiegano i giovani. Il riferimento è alla tragica morte di Lorenzo Parelli, lo studente di Udine rimasto ucciso nell'ultimo giorno dello stage formativo gratuito all'interno di una fabbrica friulana, in seguito alla quale erano scesi in piazza gli studenti di tutta Italia in segno di protesta proprio contro l'alternanza scuola lavoro.

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