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Covid 19

A Napoli il Comune dà 580 euro al mese a disoccupati per lavorare contro il Covid a scuola e al mare

A Napoli il Comune pagherà 580 euro al mese ai disoccupati per dare una mano contro gli assembramenti negli asili e nelle scuole dell’infanzia, per lavoretti sulle spiagge e supporto nei centri anti-violenza. Nei prossimi giorni sarà emanato un bando per reclutare 50 persone, tutti disoccupati, che potranno partecipare ai Progetti di Utilità Sociale. Tutti i requisiti.
A cura di Pierluigi Frattasi
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A Napoli il Comune pagherà 580 euro al mese ai disoccupati per dare una mano contro gli assembramenti negli asili e nelle scuole dell’infanzia, per lavoretti sulle spiagge e supporto nei centri anti-violenza. Nei prossimi giorni sarà emanato un bando per reclutare 50 persone, tutti disoccupati, che potranno partecipare ai Progetti di Utilità Sociale, andando a potenziare le “attività di prevenzione e contrasto al contagio Covid19”. È previsto un impegno di 20 ore settimanali, fino a un massimo di 80 ore mensili, per 6 mesi. Un progetto molto simile a quello degli Apu (Attività di Pubblica Utilità) della Regione Campania, oggi scaduto, ma questa volta finanziato con i fondi del Comune di Napoli. La delibera di giunta, numero 39, porta la firma degli assessori alla Salute Francesca Menna e all’Istruzione Anna Maria Palmieri. Si tratta di “Progetti di Utilità Sociale a supporto dei Servizi Comunali, per il potenziamento delle “attività di prevenzione e contrasto al contagio Covid19, avvalendosi di soggetti inoccupati che versano in condizioni di disagio economico”.

Serve personale contro il Covid

“L’emergenza Covid 19 – scrive il Comune – ha creato uno stato di crisi allarmante sia dal punto di vista sanitario che economico con ricadute in ambito sociale che hanno coinvolto principalmente le fasce di popolazione che già vivevano in condizioni di bisogno, povertà, isolamento o malattia”. Il Comune sta, quindi, “ripensando e riorganizzando i propri servizi, mettendo in campo inedite forme di vicinanza alle persone, alle famiglie, in alcuni casi coinvolgendo attivamente la comunità locale, innovando e rafforzando esperienze già presenti e modificando in maniera flessibile le modalità di intervento”.

Quali sono i lavori

Nel 2017 il Comune aderì all’avviso pubblico regionale per gli Apu, la realizzazione di progetti per Attività di Pubblica Utilità rivolti agli ex percettori di ammortizzatori sociali e ex percettori di sostegno al reddito privi di sostegno al reddito. All’epoca furono reclutati 100 lavoratori. Adesso prova a rifarlo però con risorse proprie del Comune. Quali sono quindi gli ambiti di lavoro in cui saranno impiegati i 50 reclutati?

  • Tutela del mare e protezione civile sulle spiagge cittadine
  • Prevenzione e contrasto al contagio nell’ambito dell’offerta formativa comunale (ossia le scuole d'infanzia da 0 a 6 anni)
  • Supporto alle attività dei Centri Antiviolenza

I requisiti

Il Comune ha stanziato nel bilancio 2021 le risorse per i Progetti di Utilità Sociale per 50 partecipanti, per 6 mesi. Il compenso è di 580,14 euro al mese, per 20 ore settimanali, pari a 80 ore mensili. Questi progetti sono rivolti a persone ex percettori di ammortizzatori sociali, attualmente disoccupati e che non abbiano in corso interventi di politica attiva, residenti nel Comune di Napoli, da selezionare a seguito di procedura di evidenza pubblica.

Sarà pubblicato un bando, si darà precedenza all’Isee più basso e al maggior numero di componenti del nucleo familiare. A parità di requisiti la preferenza andrà alla minore età anagrafica del richiedente.

Il Comune accenderà le polizze assicurative contro infortuni e malattie professionali e responsabilità civile contro terzi. La partecipazione al progetto non prevede l’instaurazione di un rapporto di lavoro con il Comune e lo svolgimento delle attività di pubblica utilità (Apu) non dà diritto alle prestazioni a sostegno del reddito INPS (Disoccupazione, maternità, malattia, assegni familiari o altra prestazione similare).

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